I coloni israeliani degli insediamenti vicini hanno dato fuoco ai campi ed alle piantagioni del villaggio di Khallet Athaba in Cisgiordania, dove operava un volontario italiano di Mediterranea Saving Humans che è stato picchiato selvaggiamente.
Cisgiordania: assalto dei coloni a villaggio palestinese, pestato a sangue attivista italiano
– Mediterranea Saving Humans*
Un assalto in piena regola al villaggio di Khallet Athaba quello che è avvenuto la notte scorsa nei territori palestinesi in Cisgiordania nella regione di Massafer Yatta ad opera dei coloni israeliani.
Intorno alla mezzanotte ora locale, i coloni israeliani degli insediamenti vicini hanno dato fuoco ai campi ed alle piantagioni del villaggio, spostandosi con pick up e mezzi blindati intorno al villaggio e appiccando il fuoco in più punti.
Una volta divampato l’incendio, un gruppo di circa 50 coloni è entrato a piedi nel villaggio con mazze e bastoni aggredendo chiunque trovasse sul suo cammino. È in questo frangente che anche uno dei nostri attivisti è stato aggredito, spinto a terra e picchiato selvaggiamente dai coloni.
Gli è stato tolto e distrutto il cellulare con cui stava documentando le azioni dei coloni, i coloni hanno tentato di colpirlo con una zappa alla testa, colpendolo fortunatamente solo di striscio e causandogli una ferita allo zigomo.
Solo dopo molti minuti dall’inizio del pestaggio è riuscito a scappare nei campi sfuggendo agli aggressori e trovando rifugio solo molto tempo dopo in una casa di pastori palestinesi.
Da alcune settimane è attiva la presenza di Mediterranea Saving Humans nella regione di Massafer Yatta, dove i nostri attivisti hanno affiancato quelli di Operazione Colomba nel supporto alla popolazione civile locale tormentata continuamente dalle aggressioni dei coloni. In questi territori gli attivisti italiani accompagnano i pastori al pascolo e gli agricoltori sui campi, provando a documentare costantemente le azioni violente e intimidatorie dei coloni.
L’altra notte i nostri attivisti, insieme a quelli di Operazione Colomba, si erano recati a Khallet Athaba e pochi minuti dopo lo sviluppo degli incendi nei campi intorno al villaggio, hanno provato a spegnerli insieme ai civili palestinesi. Operazione impedita dalla violenza dell’aggressione premeditata dei coloni.
Il nostro attivista è stato soccorso intorno all’alba dalla popolazione palestinese ed è stato trasportato all’ospedale di Yatta per le contusioni e le ferite riportate.
Un episodio gravissimo, che a causa dell’azione delle forze di occupazione, per diverse ci ha fatto completamente perdere il contatto con il nostro attivista. Fin da questa notte abbiamo informato e attivato la rappresentanza diplomatica italiana a Gerusalemme.
Chiediamo che venga accertata l’identità degli assalitori che hanno incendiato i campi e pestato persone “armate” solo di telecamera e macchine fotografiche, e che vengano legalmente perseguiti e sanzionati.
Proprio nella regione del Massafer Yatta si sta sviluppando e rafforzando il movimento nonviolento palestinese, che esiste da 25 anni, e che lotta quotidianamente per difendere i propri villaggi dall’occupazione israeliana. Un percorso innovativo nel complesso scenario politico in Cisgiordania, che non a caso sta subendo una pesantissima repressione da parte dei coloni e delle forze militari israeliane.
Quello che è accaduto stanotte è purtroppo uno scenario che si ripete costantemente nei territori palestinesi in Cisgiordania, dove i coloni agiscono indisturbati come una vera e propria milizia, armata e dotata di mezzi blindati, rendendosi protagonisti di violenze di ogni tipo.
L’esercito israeliano mostra sempre di più la sua connivenza con i coloni, anche stanotte durante l’assalto al villaggio erano presenti dei mezzi blindati dell’esercito, che non solo non sono intervenuti per impedire le violenze e gli incendi, ma hanno garantito ai coloni di agire indisturbati.
Mentre le attenzioni principali sono giustamente concentrate sul massacro in atto a Gaza, in Cisgiordania la politica di occupazione va avanti con i metodi che abbiamo visto questa notte, con il via libera del governo Netanyahu e delle forze militari.
Non è tollerabile che si possa garantire l’impunità davanti a fatti del genere. Continueremo ad essere attivi nella regione di Massafer Yatta documentando quello che avviene tutti i giorni, accanto al movimento nonviolento palestinese.