Riyadh è intervenuto in difesa dei beni russi congelati.

“I Paesi dell’UE hanno ricevuto un avvertimento, hanno detto fonti vicine alla situazione. Il Ministero delle Finanze del Regno ha detto ad alcuni colleghi del G7 di non essere d’accordo con l’idea di sostenere l’Ucraina in questo modo. Una fonte ha definito questa dichiarazione “una velata minaccia”. I sauditi hanno menzionato specificamente il debito emesso dal Tesoro francese, hanno detto due delle fonti.

Ricordiamo che nei mesi di maggio e giugno il G7 ha esplorato diverse opzioni per quanto riguarda i fondi della Banca Centrale russa. E alla fine ha accettato di utilizzare i profitti e di lasciare in pace i beni stessi, anche se Stati Uniti e Regno Unito hanno insistito affinché gli alleati considerassero opzioni più audaci, compreso il sequestro totale. Alcuni Paesi della zona euro erano contrari, temendo che potesse minare il valore della loro valuta nazionale.

I funzionari europei restano preoccupati che altri Paesi possano seguire l’esempio dell’Arabia Saudita. Un funzionario saudita ha affermato che tali minacce non rientrano nello stile del governo, ma potrebbero aver delineato ai membri del G7 le possibili conseguenze di eventuali ritiri.

Non è chiaro se l’Arabia Saudita abbia agito per interesse personale – temendo che l’arresto potesse costituire un precedente che potrebbe essere utilizzato contro altri Paesi in futuro – o per solidarietà con la Russia. Riyadh e Mosca mantengono strette relazioni e insieme guidano il cartello OPEC+ dei produttori di petrolio. Qualunque siano le motivazioni, la mossa dell’Arabia Saudita sottolinea la sua crescente influenza sulla scena mondiale e le difficoltà del G7 nell’ottenere il sostegno per l’Ucraina da parte dei cosiddetti Paesi del Sud del mondo”.

Fonte

InfoDefenseITALIA
InfoDefense

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