La riunione del G7 al Tecnopolo di Bologna ha mandato in tilt le forze dellโordine di Bologna che dimostrano ancora una volta di applicare la linea repressiva del ministro Piantedosi, con un sindaco come Lepore che evidentemente approva tutto nella sede del Comitato per lโOrdine e la Sicurezza e che quindi รจ politicamente complice.
In particolare, martedรฌ 9 luglio quattro operai addetti allo smontaggio sono stati identificati e uno, ventenne delegato sindacale di USB e militante per il diritto alla casa, รจ stato portato in questura dove per ore รจ stato negato il contatto con lโavvocato e la famiglia e, per buona misura, al compagno รจ stata anche notificata lโinizio di unโindagine per un picchetto antisfratto. Una chiarissima intimidazione a un delegato sindacale e un chiarissimo messaggio ai lavoratori: chi si organizza coi sindacati โsbagliatiโ rischia di non lavorare piรน!
Sempre Martedรฌ, la protesta di Extintion Rebellion a Palazzo DโAccursio ha portato a decine di arresti e denunce, con una grave denuncia da parte di unโattivista di comportamenti da abuso subiti in questura: โ โLe รจ stato chiesto di spogliarsi e di piegarsi sulle gambe, in un bagno fetido e dallโodore nauseabondo, con il pavimento ricoperto di sporciziaโ, tutto anche in questo caso senza la presenza di un avvocato.
Il passaggio in cittร del G7 tematico sulla tecnologia ha segnato un altro di giro di vite repressivo, che continua sulla china stabilita dal Patto Lepore-Piantedosi e dal decreto Nordio-Piantedosi che allarga i reati di opinione inventando il โterrorismo di parolaโ e distribuisce anni e anni di carcere per chi manifesta contro le โopere strategicheโ, e viene da chiedersi se in questo calderone oltre al TAV Torino-Lione e il Ponte di Messina finirร anche il Passante di Lepore e Clancy. Tutta la nostra solidarietร alle persone che hanno subito identificazioni, abusi e repressione. Bisogna spezzare la vite della repressione!
Marta Collot Pap