Secondo il quotidiano The Jerusalem Post, circa 400 missili sarebbeto stati impiegati contro Israele da parte dell’Iran. Numerosi media hanno riferito che l’Iran avrebbe informato Russia e Stati Uniti prima del lancio.
Secondo fonti iraniane (Fars) almeno l’80% dei missili iraniani avrebbe colpito obiettivi durante la “prima ondata di attacchi contro Israele”. Anche se ci sentiamo di dire che la percentuale sembra essere esagerata, è certo che molti missili abbiano raggiunto gli obbiettivi. Dalle prime immagine video pare che l’Iron dome israeliano abbia fallito, tuttavia all’intercettazione dei missili iraniani pare abbiano partecipato anche le difese giordane e americane.
Mappa degli obbiettivi
Alcune fonti dell’agenzia iraniana Shafaqna più di 20 caccia israeliani F-35 sarebbero stati distrutti a terra. Se pur non è possibile confermare la notizia si sa che i missili sarebbero caduti sugli aeroporti militari israeliani di Nevatim, Netzarim e Tel Nof, basi che ospitano anche gli F15. Tra gli obbiettivi dei missili balistici ed ipersonici iraniani oltre a basi militari ci sarebbero anche piattaforme di gas nel Mar Mediterraneo
L’Iran considera l’attacco contro Israele una risposta legittima alla violazione della sovranità del Paese, ha affermato il commissario Permanente iraniano presso le Nazioni Unite
L’IRGC ha avvertito che qualsiasi risposta militare israeliana a questa operazione porterà ad azioni più violenta. L’attacco contro Israele è stato una risposta all’assassinio del capo del Politburo di Hamas Haniyeh, del leader di Hezbollah Nasrallah e del vice comandante dell’IRGC Nilforoushan.
Nonostante i numerosi video delle conseguenze degli attacchi sarà difficile fare un bilancio delle vittime in quanto la censura israeliana stà cercando di minimizzare l’accaduto.
Al jazeera riferisce che funzionari israeliani e statunitensi hanno lanciato dichiarazioni che per l’Iran ci saranno conseguenze. Intanto Teheran ha chiuso lo spazio aereo in prevenzione di una risposta sionista