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L’attacco di Elon Musk ai giudici italiani è un’offesa alla nostra sovranità e alla nostra Costituzione.

Governo e forze politiche avrebbero dovuto respingere le ingerenze di Musk.

Purtroppo abbiamo un governo che non ha nulla di sovranista, prende ordini da Washington e sta svendendo l’Italia ai fondi speculativi statunitensi.

Il pericolo del tecnofascismo non va sottovalutato.

Non si può consentire a miliardari come Musk di manipolare le opinioni pubbliche attraverso l’uso spregiudicato delle loro piattaforme che raggiungono miliardi di persone.

L’Italia e l’Europa dovrebbero oscurare X. Non è tollerabile che un miliardario, erede di un proprietario di miniere di diamanti nel Sud Africa dell’apartheid, possa impunemente usare il suo potere comunicativo per condizionare la vita democratica del nostro paese e del nostro continente.
La proprietà delle piattaforme dovrebbe essere pubblica e con regole di controllo e trasparenza degne di uno stato di diritto. Ma anche un liberal – liberista dovrebbe convenire che se Musk vuole fare politica non può contemporaneamente mantenere la proprietà e il controllo di X.

Il conflitto di interessi di Berlusconi aveva dimensioni minimali rispetto al potere transnazionale di oligarchi come Musk.

È evidente che la tendenza a una sempre più forte concentrazione dei capitali rende la logica di mercato sempre meno una garanzia di pluralismo.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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