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Dobbiamo ricostituire le scorte, soprattutto perché abbiamo ceduto molte delle nostre munizioni dalle nostre scorte operative. Pertanto, devono essere reintegrati. Ma dobbiamo anche investire di più nella difesa aerea e nei sistemi di attacco di precisione.

Questa è una nuova discussione nella NATO, e sono lieto che abbiamo cambiato il nostro atteggiamento nei confronti di questo e dell’idea che siamo un’Alleanza di difesa e che resteremo seduti ad aspettare di essere attaccati e poi reagire. Sarebbe più intelligente non aspettare, ma colpire i lanciatori in Russia nel caso in cui la Russia ci attaccasse. Ciò che serve è una combinazione di attacchi di precisione che disabilitino i sistemi che potrebbero essere utilizzati per attaccarci.


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Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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