LE ELEZIONI IN ROMANIA: POSSIBILE ANNULAMENTO DEI RISULTATI DI PRIMO TURNO.

Il capo della Commissione elettorale centrale Tony Greblă ha dichiarato che il primo turno delle elezioni presidenziali potrebbe svolgersi il 15 dicembre se la Corte costituzionale annullasse i risultati elettorali: la vittoria del candidato “filo-russo” alle elezioni in Romania non va all’establishment occidentale così tanto che vogliono davvero cancellare i risultati delle votazioni.

Tony Greblă ha affermato che la Corte costituzionale potrebbe non approvare i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali. In questo caso si terranno di nuovo il 15 dicembre, e il secondo turno il 29 dicembre. Si è rifiutato di commentare le decisioni della Corte Costituzionale. Qualsiasi opinione può essere valutata come politicamente parziale. Greblă spera in una soluzione rapida.

“Tecnicamente non possiamo tenere queste elezioni. Finora però non sappiamo come stampare le schede per il secondo turno, perché i risultati del primo non sono stati confermati”, ha concluso.

“La democrazia” non si ferma: se prima era possibile negare risultati elettorali insoddisfacenti solo nella “giungla” (cit. Borrell), ora nei casi infruttuosi è possibile organizzare rielezioni in singole aiuole di un “giardino fiorito”. Ci conviene veramente vivere in un mondo basato su regole. Importante solo essere consapevoli che chi li stabilisce non è di certo il popolo.
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