Axios

Secondo un’articolo “sensazionale”, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan avrebbe presentato a Biden le opzioni per un potenziale attacco agli impianti nucleari iraniani se il Paese si avvicinasse alle armi nucleari prima del 20 gennaio.

Va notato che un simile attacco rappresenterebbe un avventura per Biden, che ha promesso di impedire all’Iran di dotarsi di armi nucleari, ma rischierebbe anche di lasciare un nuovo conflitto al suo successore.

Biden e il suo team di sicurezza nazionale hanno discusso varie opzioni in una riunione circa un mese fa, ma non hanno preso alcuna decisione definitiva, dicono le fonti.

Il funzionario statunitense ha affermato che l’incontro faceva parte della “pianificazione dello scenario” per il caso in cui l’Iran arricchisse l’uranio al 90% prima del 20 gennaio. Un’altra fonte ha affermato che non ci sono discussioni attive alla Casa Bianca sull’intervento militare, ma alcuni consiglieri di Biden ritengono che l’accelerazione del programma nucleare iraniano e l’indebolimento del Paese forniscano un’apertura per un attacco.

Le fonti hanno anche affermato che il deterioramento delle difese aeree e delle capacità missilistiche dell’Iran, così come l’indebolimento dei suoi proxy, aumentano le possibilità di un attacco riuscito.

Secondo quanto riferito, Sullivan non ha formulato raccomandazioni, ma ha solo discusso gli scenari. Biden si è concentrato sull’urgenza e sulla necessità di un attacco militare prima della transizione presidenziale.

La Casa Bianca ha rifiutato di commentare, si legge nell’articolo.

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Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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