Un viaggio attraverso le contraddizioni del pensiero e della realtà, il libro di Melia e Pascale invita a riscoprire la dialettica come chiave per comprendere e trasformare il mondo, seguendo il filo rosso del marxismo.
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Il metalibro su Logica Dialettica e l’Essere del Nulla di Giovanna Melia e Alessandro Pascale, pubblicato nel dicembre del 2024, rappresenta un tentativo significativo di ripensare le basi della logica dialettica nel contesto della crisi contemporanea del marxismo occidentale. Prendendo le mosse dal libro di D. Burgio, M. Leoni e R. Sidoli, Logica dialettica e l’essere del nulla (L.A.D. GRUPPO EDITORIALE, 2024), l’opera offre un contributo filosofico che si intreccia con la teoria e la pratica rivoluzionaria di stampo marxista, ponendo in risalto le contraddizioni intrinseche alla realtà e le loro implicazioni per l’azione politica.
La tesi centrale del libro è la necessità di recuperare una logica dialettica capace di superare i limiti della logica formale aristotelica. La formula “A = A e non A”, ripresa e ampliata dagli autori, rifiuta la staticità del principio di identità e abbraccia la visione dell’eracliteo divenire continuo della realtà. Questo concetto è strettamente connesso alla prospettiva marxista, per la quale il movimento storico si sviluppa attraverso contraddizioni che generano cambiamenti qualitativi. In questo senso, la logica dialettica non è solo uno strumento filosofico, ma una guida per interpretare e trasformare la società.
In particolare, il testo affronta il ruolo delle contraddizioni come motore del cambiamento. Nella prefazione, ad esempio, Alessandro Pascale sottolinea che la crisi del marxismo occidentale è legata alla perdita della comprensione delle fondamenta teoriche rivoluzionarie. Gli autori affermano che il riconoscimento delle contraddizioni è essenziale per analizzare il capitalismo contemporaneo e per immaginare una transizione verso il socialismo. Questo approccio richiama direttamente la dialettica hegeliana reinterpretata da Marx, che pone la “negazione della negazione” al centro del movimento storico.
Tuttavia, il libro non si limita alla riflessione filosofica, ma esplora anche le implicazioni scientifiche della dialettica. A tal proposito, gli autori evidenziano fenomeni scientifici come la struttura quantistica della materia e l’entropia per dimostrare la validità della formula “A = A e non A” anche nel dominio naturale. Questo tentativo di integrare scienza e filosofia dialettica è del resto un tratto distintivo del materialismo dialettico sviluppato da Engels, che insisteva sull’unità del movimento materiale e della realtà sociale.
Dal punto di vista pratico, il testo sottolinea l’importanza di un approccio dialettico per l’azione politica. Pascale afferma che la comprensione delle contraddizioni è cruciale per elaborare strategie politiche flessibili e adattive. Questo è particolarmente rilevante nel contesto delle crisi contemporanee, dove le contraddizioni tra imperialismo occidentale e paesi emergenti (come i BRICS) aprono nuove possibilità per l’azione rivoluzionaria.
Detto dei suoi numerosi meriti, l’opera presenta alcuni aspetti che necessiteranno un futuro approfondimento. In particolare, la riflessione sugli aspetti pratici della lotta di classe è talvolta marginalizzata rispetto all’approfondimento teorico. Inoltre, l’accento posto sulle contraddizioni scientifiche, per quanto interessante, non deve distogliere l’attenzione dalle dinamiche economiche e sociali che sono il fulcro dell’analisi marxista. Nel complesso, l’aspetto da approfondire sarebbe il rapporto tra dialettica e prassi politica, per evitare il rischio di un’eccessiva astrattezza teorica che, per quanto stimolante da un punto di vista intellettuale, non riesce ad incidere sullo stato di cose presente.
Nel complesso, Logica Dialettica e l’Essere del Nulla rappresenta un contributo significativo al dibattito filosofico e politico contemporaneo. Attraverso la rivalutazione della dialettica, il libro invita a ripensare il marxismo in termini dinamici, sfidando le rigidità del dogmatismo e aprendo nuove prospettive per l’azione rivoluzionaria. Tuttavia, un approfondimento delle implicazioni pratiche della dialettica per la lotta di classe potrebbe arricchire ulteriormente l’opera, rendendola uno strumento ancora più efficace per chi lotta per il superamento del capitalismo.
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Giulio Chinappi – World Politics Blog