Il 23 gennaio Micheál Martin è stato rieletto Taoiseach, primo ministro della Repubblica d’Irlanda, dopo un accordo tra Fianna Fáil, Fine Gael e alcuni deputati indipendenti. Nonostante la coalizione conservatrice al potere, Sinn Féin mantiene un ruolo di opposizione deciso e critico.
Lo scorso 23 gennaio, Micheál Martin, leader del partito conservatore Fianna Fáil, ha assunto ufficialmente l’incarico di Taoiseach, ovvero primo ministro della Repubblica dell’Irlanda, per un secondo mandato dopo quello tra il giugno 2020 e il dicembre 2022. A seguito delle elezioni legislative dello scorso 29 novembre, infatti, il partito Fianna Fáil ha raggiunto un nuovo accordo di governo con l’altra forza conservatrice, Fine Gael, guidata da Simon Harris, che a sua volta aveva ricoperto l’incarico di Taoiseach per il mandato precedente.
In pratica, negli ultimi anni, i leader dei due partiti tradizionali, solo sulla carta avversari, si stanno alternando alla guida del governo di Dublino pur di evitare l’ascesa al potere della formazione della sinistra nazionalista Sinn Féin, che propone la riunificazione dell’Irlanda come primo punto del proprio programma. Con soli 86 seggi complessivi rispetto agli 88 necessari per ottenere la maggioranza, i due partiti di destra hanno dovuto raggiungere un accordo con una parte dei membri del gruppo degli indipendenti, concendendo alla deputata indipendente Verona Murphy l’incarico di Ceann Comhairle, ovvero presidente della camera bassa, denominata Dáil Éireann.
Il 15 gennaio, è stato annunciato che era stato raggiunto un accordo per formare un governo di coalizione composto da Fianna Fáil, Fine Gael e alcuni deputati indipendenti, con Micheál Martin nominato Taoiseach e Simon Harris come Tánaiste (ovvero vice premier), mentre ad altri tre deputati indipendenti sono stati garantiti incarichi ministeriali. Dal canto suo, Sinn Féin, secondo partito del Paese secondo il verdetto elettorale, è stato ancora una volta ridotto al ruolo di opposizione, con i due partiti conservatori che rifiutato ogni tipo di dialogo con quello che considerano come l’erede della guerriglia armata dell’IRA (Irish Republican Army). Il 23 gennaio, come detto, Micheál Martin è stato ufficialmente eletto Taoiseach con un voto di 95 a 76 dal Dáil.
Uno dei punti che ha destato maggior sconcerto è stato l’annuncio che alcuni di quegli indipendenti che stavano sostenendo la formazione del nuovo governo ma che non avrebbero ricevuto ministeri stavano cercando di formare un gruppo tecnico del Dáil per mantenere il tempo di parola in opposizione. Questo avrebbe portato ad una riduzione del tempo di parola delle forze di opposizione, a partire da Sinn Féin, che dispone di 39 deputati. In risposta ad un tale affronto, Pádraig Mac Lochlainn, deputato di Sinn Féin e leader del partito alla camera bassa (Chief Whip), ha dichiarato che l’opposizione autentica “combatterà fino in fondo” la proposta farsesca secondo cui gli indipendenti che sostengono il governo possano far parte di un gruppo tecnico di opposizione.
Questo il comunicato completo pubblicato sul sito di Sinn Féin:
“Sinn Féin, insieme al Partito Laburista, ai Social Democrats e a People Before Profit, ha presentato oggi una richiesta congiunta al Ceann Comhairle riguardo alla proposta che i membri del Regional Independent Group, che non sono ministri nel nuovo governo, possano sedere in un gruppo tecnico di opposizione. La nostra richiesta congiunta dimostra chiaramente che questa proposta è in diretta contraddizione con il regolamento del Dáil. Sinn Féin ha richiesto un parere legale su questa mossa cinica di Fianna Fáil e Fine Gael per consentire al gruppo dei Regional Independents di far parte sia del governo che dell’opposizione allo stesso tempo. Il parere è chiaro. È assurdo permettere ai deputati indipendenti regionali di formare un gruppo di opposizione quando hanno appena concordato di sostenere il governo per i prossimi cinque anni. Questo significherebbe che un gruppo che sostiene il governo avrebbe diritto a tempi di intervento, risorse e posizioni nei comitati riservati ai deputati di opposizione autentici. È una farsa. Il regolamento 170 è chiarissimo: un gruppo è un insieme di membri dell’opposizione. Ora, con la loro consueta arroganza, Fianna Fáil e Fine Gael hanno deciso che le regole non dovrebbero applicarsi ai deputati indipendenti loro alleati di governo. La funzione principale del Dáil è quella di tenere il governo sotto controllo per conto del popolo. Questa responsabilità spetta principalmente a noi dell’opposizione. Questa manovra di Fianna Fáil, Fine Gael e dei cosiddetti deputati indipendenti al governo ridicolizza tale principio, mina l’integrità del Dáil e prende in giro la gente. Non è altro che un tentativo opportunistico di oliare i meccanismi del loro accordo e di indebolire la responsabilità e il controllo sul loro governo. Combatteremo questa battaglia fino in fondo“.
Sinn Féin ha inoltre fortemente criticato la scelta dei deputati indipendenti che hanno deciso di appoggiare il governo conservatore, venendo meno al loro mandato. Ad esempio, Aoife Masterson, candidata di Sinn Féin nel collegio di Offaly, ha chiesto alla cosiddetta deputata indipendente Carol Nolan di spiegare agli abitanti di Offaly perché uno dei suoi primi atti dopo essere stata rieletta al Dáil sia stato votare a favore del nuovo governo di Micheál Martin. “Carol Nolan è stata rieletta con la promessa di opporsi allo status quo di Fianna Fáil e Fine Gael, ma uno dei suoi primissimi atti in aula è stato votare a favore del nuovo governo di Micheál Martin“, ha dichiarato Masterson. “La deputata Nolan non può avere entrambe le cose. È una deputata indipendente di opposizione oppure no? Quali promesse, se ce ne sono state, sono state fatte alla deputata Nolan per convincerla a votare a favore di questo governo di opportunisti? […] Mi sembra evidente che Carol Nolan abbia abbandonato ogni pretesa di essere una deputata indipendente di opposizione, e gli abitanti di Offaly meritano di sapere il perché“.
Il 28 gennaio, Mary Lou McDonald, la leader nazionale del partito Sinn Féin, ha annunciato la sua nuova squadra di lavoro, una sorta di “governo ombra” in opposizione all’esecutivo conservatore. “Sono orgogliosa di annunciare il nostro nuovo gruppo di lavoro questa mattina. È una squadra in cui le donne sono rappresentate in modo equo e che è bilanciata a livello regionale, in modo che le voci delle persone di ogni regione siano rappresentate“, ha affermato McDonald. “Il nostro primo compito è quello di tenere il governo sotto controllo, e l’importanza di questo ruolo è stata evidenziata la scorsa settimana quando abbiamo visto le azioni di un governo arrogante tentare di minare il funzionamento del Dáil grazie a un accordo poco chiaro. Il governo è stato costretto a fare marcia indietro di fronte all’opposizione combinata e questo deve ora riflettersi nel cambiamento del regolamento. Non si può essere contemporaneamente al governo e all’opposizione“.
“Abbiamo anche visto Fianna Fáil e Fine Gael annunciare il governo più grande di sempre, insieme a un aumento dello stipendio per il numero gonfiato di Ministri Junior e Super Junior. […] Ogni membro del banco di Sinn Féin è completamente impegnato a portare questo governo sotto controllo, promuovere la politica repubblicana e creare un’alternativa ai governi sempre sotto il controllo di Fianna Fáil e Fine Gael. Quindi affronteremo questo governo testa a testa fin dal primo giorno. Difenderemo i lavoratori e combatteremo per loro. Terremo questo governo sotto controllo ad ogni occasione, denunceremo ogni cattiva politica, ogni decisione discutibile, ogni fallimento“, ha aggiunto Mary Lou McDonald.
Il nuovo gruppo di lavoro di Sinn Féin è il seguente:
Presidente: Mary Lou McDonald
Finanze: Pearse Doherty
Spesa pubblica, infrastrutture, riforma del servizio pubblico e digitalizzazione: Mairéad Farrell
Affari esteri, commercio e difesa: Donnchadh Ó Laoghaire
Clima, ambiente, energia e trasporti: Pa Daly
Istruzione e gioventù: Darren O’Rourke
Bambini, disabilità e uguaglianza: Claire Kerrane
Imprese, turismo e occupazione: Rose Conway-Walsh
Protezione sociale, sviluppo rurale e comunitario: Louise O’Reilly
Arti, media, comunicazioni, cultura e sport: Joanna Byrne
Sanità: David Cullinane
Abitazioni, governo locale e patrimonio: Eoin Ó Broin
Giustizia, affari interni e migrazione: Matt Carthy
Agricoltura, alimentazione, pesca e mare: Martin Kenny
Istruzione superiore e ulteriore, ricerca, innovazione e scienza
Lingua irlandese e Gaeltacht: Aengus Ó Snodaigh
Chief Whip: Pádraig Mac Lochlainn
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Giulio Chinappi – World Politics Blog