La storica ucraina antifascista Marta Havryshko, studiosa dell’Olocausto presso la Clark University (Usa), denuncia che nella “democratica” #Ucraina si viene arrestati perché si detengono libri di Marx e “L’imperialismo” di Lenin mentre i gruppi neonazisti fanno normalmente propaganda. Il paradosso è che il celebre scritto di Lenin sull’imperialismo nella prefazione si schiera con gli ucraini contro l’imperialismo zarista russo https://www.marxists.org/italiano/lenin/1916/imperialismo/prefazionea.htm Non a caso Putin accusò Lenin per le sue posizioni contrarie al nazionalismo grande russo https://www.kulturjam.it/costume-e-societa/cosa-diceva-lenin-sull-ucraina/ Massima solidarietà ai compagni che finiscono in galera in Ucraina come in Russia perchè accusati di opporsi alla guerra facendo buon uso dei libri di Marx e Lenin. Massimo disprezzo per l’ipocrisia dei governi europei che fanno finta di non vedere il ruolo dell’estrema destra neonazista in Ucraina. Questo è il post di Marta Havryshko che, pur essendo contraria all’invasione russa, da tempo con coraggio denuncia il ruolo del neonazismo in Ucraina:
La SBU si vanta di aver scoperto un’organizzazione di sinistra che presumibilmente preparava una “rivolta” in Ucraina, incoraggiando i giovani a eludere la mobilitazione militare e a disobbedire agli ordini dei comandanti. L’aspetto comico è che come “prova”, le forze dell’ordine mostrano libri sequestrati ai “criminali”, tra cui opere di Lenin, Marx, il Codice penale dell’URSS e altra letteratura sovietica.
Ciò che è interessante è che diversi canali Telegram neonazisti in Ucraina distribuiscono liberamente Mein Kampf, The Turner Diaries, ecc., così come magliette e toppe con simboli nazisti; pubblicano informazioni sulle loro azioni in nome della “razza bianca” (distribuzione di volantini, disegno di simboli d’odio in spazi pubblici, percosse alle persone). Eppure l’SBU sembra disinteressato a queste attività.
Amicis – omnia, inimicis – lex.
Maurizio Acerbo Prc