Fratelli d’Italia rivendica apertamente la motivazione politica dell’epurazione di Tomaso Montanari da parte del ministro Giuli.
Sono talmente fascisti che neanche cercano di inventare scuse e come Mussolini ostentano la loro prepotenza sui social di partito in cui si dice chiaramente che hanno cacciato Montanari perché in qualità di libero cittadino ha solide convinzioni antifasciste e ha criticato il governo Meloni:
“Oltraggiare la memoria delle foibe, usare parole violente contro il Governo e scagliarsi con odio contro la destra non equivalgono propriamente all’essere competenti. Esperto sì, in faziosità”.
Montanari, uno dei più autorevoli storici dell’arte del nostro paese,viene sostituito alla presidenza del Museo Ginori da un esponente della destra privo di qualsiasi competenza specifica.
Questa epurazione così platealmente ostentata conferma la matrice fascista di questo governo.
È inaccettabile che uno storico dell’arte venga epurato per le sue idee politiche e che le scelte per le nomine si facciano ormai quasi esclusivamente in base alla fedeltà al regime senza neanche la decenza di tener conto delle competenze. Però va detto che questa degenerazione è conseguenza dell’accettazione anche da parte del centrosinistra dello “spoil system” come meccanismo normale, e normale anche nei settori che riguardano la vita culturale di questo paese. Rifondazione Comunista è stata l’unico partito a contrastare leggi che hanno trasformato le istituzioni culturali pubbliche in fondazioni di diritto privato e leggi che hanno portato le istituzioni culturali pubbliche sotto il controllo del governo. Consideriamo inaccettabile che si sia affermata la logica bipartisann che nei vari “consigli di amministrazione” non siano presenti le forze professionali, artistiche e sindacali dei diversi settori culturali.
Tutto questo ha consentito – oggi, ma non è la prima volta – la possibilità che uno storico dell’arte e rettore di una università come Tomaso Montanari possa essere sostituito non per il suo operato, non per la sua eventuale incompetenza ma per motivazioni tutte politiche – e dichiaratamente politiche – da un signore laureato in giurisprudenza e sindaco di Rio nell’Elba. Il che lo rende estremamente competente come presidente di un museo che conserva collezioni che raccontano tre secoli di storia artistica e sociale. Ma sicuramente non avrà “oltraggiato la memoria delle foibe” e non si scaglierà contro il governo di destra. E questo, a parere del partito di governo, lo rende invece affidabile.
Solidarietà antifascista a Tomaso Montanari con cui da anni condividiamo la lotta per l’attuazione della Costituzione.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea