Altre 17 persone sono state uccise, per un totale di 46, e altre 68 sono rimaste ferite ieri in Perù in una giornata di proteste contro il governo golpista di Dina Boluarte subentrato al legittimo presidente, il socialista Pedro Castillo.
Il Ministero della Salute ha confermato il numero delle vittime e ha affermato che sono state prodotte dalla repressione contro i manifestanti a Juliaca, città che ha vissuto questo mese il sesto giorno consecutivo di proteste antigovernative che chiedono le dimissioni di Boluarte, la chiusura del Congreso, nuove elezioni per il 2023 e una nuova Costituzione.
Le proteste ed i blocchi stradali riguardano soprattutto le regioni povere andine del sud del paese che avevano contribuito alla elezione di Castillo con percentuali di voto tra il 60% e l’80%.
Il direttore regionale della sanità di Puno, Ismael Cornejo, ha dichiarato alla radio locale RPP che alcune delle vittime mortali e dei feriti nella regione erano stati colpiti da proiettili di arma da fuoco
La polizia e le forze di sicurezza sono state accusate da gruppi per i diritti umani di usare armi da fuoco e lanciare bombe con gas dagli elicotteri.
Con questi nuovi decessi sale a 46 il numero dei morti dall’11 dicembre 2022, quando sono iniziate le manifestazioni in tutto il paese, dopo che Boluarte ha assunto la presidenza del Paese e la destituzione del presidente Pedro Castillo.
Secondo la Defensoría del Pueblo, tra le vittime mortali di questo mese c’è un minorenne e un neonato che sono morti durante il trasferimento a Puno in un ospedale in ambulanza.
Rete solidarietà rivoluzione bolivariana
Gli aggiornamenti con i video delle violenze e della repressione di ieri nel seguente link:
https://larepublica.pe/sociedad/2023/01/09/paro-en-juliaca-hoy-en-vivo-2023-ultimas-noticias-de-las-protestas-en-peru-hoy-bloqueo-de-carreteras-y-como-va-el-paro-en-puno-protestas-en-juliaca-dina-boluarte-minuto-a-minuto-lrsd/
