Francesco Cecchini

 

 

 

 

Nicolás Rodrigo (Gabino) dell’ELN.

I dialoghi di pace tra governo colombiano ed ELN sono stati  spostati dal 10 al 14 maggio, per permettere un’ incontro a l’Avana, Cuba, tra le delegazioni delle  due  organizzazioni guerrigliere, ELN e FARC-EP. Lo scopo dell’ incontro è stato quello di scambiare opinioni ed esperienze sul processo di pace in corso. Al termine Rodrigo Londoño ( Timoshenko) delle FARC-EP, e Nicolás Rodrigo (Gabino) dell’ELN, hanno emesso un comunicato congiunto nel quale dichiarano che, nonostante, i negoziati con il governo siano stati e sono diversi nei tempi e nei risultati ottenuti , le due organizzazioni hanno importanti obiettivi comune: conseguire la pace e che la società abbia un ruolo protagonista nel processo in corso. FARC-EP e ELN sono, inoltre, d’accordo che i diritti delle vittime siano il cuore della ricerca della pace.  Questo è quanto, tra l’altro, hanno detto: ” Affinché vi  sia verità su questi 70 anni di tragedia nazionale e che i governi, le classi dirigenti e le organizzazioni guerrigliere  assumano le proprie respnsabiltà e vengano elimininate le cause che hanno generato questo conflitto politico, sociale e armato, il processo di pace deve ottenere la democratizzazione della Colombia e venga eliminata la violenza dal confronto politico, che tutti ci si comporti in armonia con gli accordi definiti e che gli avanzamenti sia il risultato di sforzi bilaterale. Questo sforzo per una soluzione deve coinvolgere tutte le forze impegnate nelle future elezioni politiche del 2018 e che gli appelli dell’estrema destra non riesca a invertire lo slancio verso un nuovo e giusto paese.”

Al termine l’ELN ha dichiarato con forza che non vede la volontà del governo colombiano di lottare contro il paramilitarismo.  Nicolás Rodríguez dell’ELN  ha rimarcato che uno degli ostacoli più gravi per la pace è il paramilitrismo e che la quantità di leader sociali assassinati e in contraddizioni con volontà e lo spirito di pace che il governo dice di avere.

Questa presa di posizione è in armonia con la richiesta fatta dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU durante la sua visita dal 3 al 5 maggio in  Colombia di misure più energiche per proteggere i leader sociali.

 

 

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

4 pensiero su “Colombia, luci e ombre sulla pace”
  1. […] La pace accompagnata dalla giustizia sociale, dignità e sovranità per la Colombia è un tema d’importanza strategico per tutta l’umanità. Il processo di pace ed il post-conflitto devono avere l’appoggio internazionale, soprattutto in questa fase che vede come ostacolo più grave per la pace, i paramilitari colombiani, che proprio in Colombia in questi giorni stanno assassinando uno dietro all’altro, leader politici e sociali. Situazione, quella attuale della Colombia, descritta in un recente articolo. […]

  2. […] La pace accompagnata dalla giustizia sociale, dignità e sovranità per la Colombia è un tema d’importanza strategico per tutta l’umanità. Il processo di pace ed il post-conflitto devono avere l’appoggio internazionale, soprattutto in questa fase che vede come ostacolo più grave per la pace, i paramilitari colombiani, che proprio in Colombia in questi giorni stanno assassinando uno dietro all’altro, leader politici e sociali. Situazione, quella attuale della Colombia, descritta in un recente articolo. […]

  3. […] La pace accompagnata dalla giustizia sociale, dignità e sovranità per la Colombia è un tema d’importanza strategico per tutta l’umanità. Il processo di pace ed il post-conflitto devono avere l’appoggio internazionale, soprattutto in questa fase che vede come ostacolo più grave per la pace, i paramilitari colombiani, che proprio in Colombia in questi giorni stanno assassinando uno dietro all’altro, leader politici e sociali. Situazione, quella attuale della Colombia, descritta in un recente articolo. […]

  4. […] La pace accompagnata dalla giustizia sociale, dignità e sovranità per la Colombia è un tema d’importanza strategico per tutta l’umanità. Il processo di pace ed il post-conflitto devono avere l’appoggio internazionale, soprattutto in questa fase che vede come ostacolo più grave per la pace, i paramilitari colombiani, che proprio in Colombia in questi giorni stanno assassinando uno dietro all’altro, leader politici e sociali. Situazione, quella attuale della Colombia, descritta in un recente articolo. […]

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