Francesco Cecchini

Rubén Villalba libero!

PARAGUAY. A 6 ANNI DAL MASSACRO DI CURUGUATY.

Il 13 settembre scorso l’ultimo prigioniero del massacro di Curuguay Rubén Villalba, miltante del Partito Comunista Paraguaiano è stato liberato. Un comunicato del Partito Comunista Paraguayano racconta la vicenda e le prospettive di lotta.

COMUNICATO DEL PARTITO COMUNISTA PARAGUAIANO: RUBÉN LIBERO!

TRIONFO DELLA LOTTA E DELLA VERITÀ!

Una truffa giudiziaria termina oggi per il nostro compagno Rubén Villalba, dirigente contadino di Canindeyú, condannato a 7 anni per il caso &Pindo& e 35 anni di carcere per la strage golpista di  Curuguaty, alla quale è sopravvissuto assieme adi altri campesinos accusati e imprigionati da un perverso Potere Giudiziario e da rappresentanti di partiti golpisti. Dal 19 settembre 2012, Ruben è stato oggetto di diffamazione mediatica, accusato di assassinio dall’ex presidente golpista Franco, sottoposto a disattenzione medica, fece due lunghi scioperi della fame e fu protagonista assieme a altri campesinos e campesinas di un’ immensa battaglia culturale, sociale e politica ne Paraguay e nel mondo intero coinvolgendo forze democratiche e religiose, artisti di sinistra e ampi settori sociali per affermare la verità e liberare i prigionieri politici di Curuguaty, come punto di partenza per indagare e punire i responsabili di quel massacro golpista.

La liberazione di tutti i campesinos e campesinas , prigionieri politici di Curuguaty è da tutti i punti di vista un enorme successo popolare prodotto dalla lotta sostenuta e creativa con il più ampio sostegno nazionale e internazionale, ma soprattutto è merito di loro stessi, che si mantennero uniti e fermi nella loro richiesta di libertà, portando avanti nonostante le condizioni avverse la lotta per la giustizia che sarà completata quando i 2000 ettari di terra danneggiati dal Riquelme a Marina Kue passeranno nelle mani dei sopravvissuti alla strage e alle loro famiglie per formare una comunità campesina e quando le, quando le vittime di questa truffa giudiziaria saranno  ricompensate per tutti i danni causati e i responsabili del massacro saranno condannati. Allo stesso modo, la lotta per la libertà dei prigionieri politici continua, contro l’ingiusta detenzione del compagno Genaro Meza e dei sei leader campesinos, nel quadro di una comprensione del dominio imperialista che guida i politicanti di turno  a ad approfondire il saccheggio e lo sfruttamento delle nostre risorse e la repressione del popolo lavoratore. Con Rubén Vilallba libero, rinnoviamo il nostro impegno nella lotta per la liberazione nazionale, per il recupero delle terre usurpate, per il processo e la punizione dei crimini commessi contro il nostro popolo, durante sia la dittatura che la democrazia. Con lo spirito di combattimento, l’unità che la lotta di Curuguaty ha iniettato a tutto il movimento popolare e con la convinzione che per abattere questo governo fraudolento, la strada è la costruzione del potere popolare con il Congresso democratico del popolo come strumento di unità di contadini e di lavoratori e di tutti i settori sfruttati ed esclusi, riaffermiamo la nostra decisione di prepararci a far parte con lavoratori e contadini della leadership popolare che mira a guidare il progetto Patria Nuova, con sovranità e giustizia sociale .

LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI E LE PRIGIONIERE POLITICHE DEL MONDO

¡Marina Kue pueblo mba’e!

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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