Venezuela Ne dà notizia il ministro del Potere Popolare del Petrolio Quevedo diffondendo le prime foto: attaccati 4 serbatoi di stoccaggio della industria statale PDVSA a Petro San Felix.

Contemporaneamente alla celebrazione per il ripristino dell’elettricità e della fornitura di acqua potabile in Venezuela dopo il famoso black out, un nuovo attacco è stato orchestrato contro il paese, questa volta nelle strutture della Frangia Petrolifera dell’Orinoco, la più grande riserva di greggio del pianeta.

Sebbene Quevedo non abbia per ora fornito ulteriori dettagli sui danni, ha accusato come mandante del rogo il senatore statunitense Marco Rubio e il deputato dell’opposizione Juan Guaidó. Quattro serbatoi sono stati bruciati, ma non sono state segnalate vittime dell’attacco.

Nel suo account Twitter il ministro del Potere Popolare del Petrolio ha accusato testualmente: “i Gringos non vogliono scambi economici, vogliono i giacimenti petroliferi di loro proprietà, punto e basta. Per i venezuelani, loro provano disprezzo !!! “.

Da giovedì 7 marzo, il Venezuela è stato l’obiettivo di una serie di attacchi cibernetici sul sistema di controllo della centrale idroelettrica di El Guri. Il governo bolivariano ha detto che questo sabotaggio è stato effettuato con una tecnologia che solo il governo degli Stati Uniti possiede per generare un blackout in tutto il paese e l’intento era cercare di generare disordini e esacerbare l’umore dei venezuelani contro il presidente Nicolás Maduro.

https://www.telesurtv.net/news/Explosiones-petrolera-PVDSA-20190313-0044.html

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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