Riceviamo e pubblichiamo

L’Assemblea regionale di PotereAlPopolo! Puglia esprime totale solidarietà e vicinanza ai denunciati a seguito della manifestazione di dissenso per la presenza di Maroni nella città di Molfetta durante un’iniziativa patrocinata economicamente e moralmente dall’amministrazione comunale.
Tra questi anche una compagna di PoterealPopolo!

Lunedi 2 Settembre L’ex ministro degli Interni, il leghista Roberto Maroni, è intervenuto a Molfetta per presentare il suo libro “Pensiero ambrosiano” in occasione delle “Conversazioni dal mare” promosse dall’Associazione “Artemia”, iniziativa patrocinata dall’amministrazione con circa 3 mila euro di contributo. Dopo la diffusione della notizia, un gruppo eterogeneo di molfettesi decide di coordinarsi in un comitato chiamato “#Molfettanonsilega” e di protestare pacificamente il proprio dissenso.

L’On. Maroni è stato tra i fondatori di un partito che ha sottratto alle casse dello Stato circa 49 milioni di euro; E’ stato imputato per attentato alla Costituzione per aver fondato la Guardia Nazionale Padana e per essere stato tra il promotori delle ronde e delle camicie verdi; E’ stato tra i processati per gli scandali dell’Expo 2015; Lui e il suo partito spesso hanno rivolto offese alla gente del Sud e dei Sud;

Maroni, è stato il padre putativo dei Decreti sicurezza Minniti e Salvini e ancora prima di quest’ultimo, ha violato le norme del Diritto Internazionale ed è stato richiamato per aver respinto profughi aventi diritto d’asilo, rispedendoli in Libia;

Nell’arco di oltre 30 anni di carriera politica, Maroni ha offeso, lavoratori, precari, migranti, meridionali, famiglie arcobaleno e più in generale le comunità LGBTQ. Per questo come cittadini liberi, antifascisti e democratici, ci siamo organizzati per manifestare il nostro dissenso ritenendolo un dovere civile.

Il 2 Settembre in piazza erano presenti circa 100 persone per una manifestazione pacifica ed autorizzata. C’è stato un presidio in piazza, poi ci si è incamminati verso il luogo dell’evento. È stato letto un volantino e alla fine della lettura del testo da parte di un compagno, che prestava la sua voce a nome di tutti, le forze dell’ordine hanno chiesto le sue generalità. I manifestanti hanno ritenuto ingiusta la richiesta, in quanto chi leggeva lo faceva a nome di tutti e hanno chiesto l’identificazione di tutti i presenti. Per fortuna tutto torna nella normalità in pochi minuti. Il giorno dopo, tuttavia, giungono, solo a pochi manifestanti, gli avvisi di garanzia. Vengono accusati tra le altre cose, del reato di resistenza a pubblico ufficiale, imputazione incomprensibile soprattutto se si guarda il video, pubblico, in cui è ripreso tutto l’accaduto. A queste prime denunce, il 3 settembre se ne aggiungono altre.

Come Potere Al Popolo Puglia riteniamo incomprensibili tali avvisi di inizio indagine.
E’ vietata qualsiasi forma di dissenso?
È questa la democrazia?
Come è permesso protestare? Ditecelo per favore.

L’ Assemblea di PoterealPopolo! Puglia è vicina ai compagni e alle compagne protagonisti, loro malgrado, di questo grave episodio di repressione e di violazione dei diritti democratici basilari.
Chiediamo l’abolizione immediata dei Decreti Sicurezza!
Contro la repressione! Per il Potere Popolare!

Potere Al Popolo! Puglia.

Di AFV

Ancora Fischia il Vento è per un’altra informazione, una voce che prova a dare parola a chi parola non ne ha. Noi siamo contro il pensiero unico che ogni giorno ci viene propinato, e vogliamo, nel nostro piccolo, contribuire alla lotta per un’informazione d’alternativa.

Un pensiero su “QUANDO IL DISSENSO E’ REATO”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy