Marielle Franco e Jair Bolsonaro


Francesco Cecchini


Da tempo, sia nei media brasiliani che in quelli internazionali, si parla sempre più di legami fra Bolsonaro e l’assassinio di Marielle Franco. Il link con un articolo pubblicato sulla Repubblica il 4 ottobre è il seguente.
https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/04/news/brasile_bolsonaro_omicidio_marielle_franco_attivista-237693572/


L’ articolo ha pubblicato il selfie del presidente brasiliano con Djaca, maestro di arti marziali e uno dei probabili assassini di Marielle Franco. Immagine significativa.
L’indagine sull’omicidio della consigliera brasiliana Marielle Franco, avvenuta il 14 marzo 2018, rivela che uno dei sospettati era ore prima dell’incidente nella casa dell’allora vice federale federale e attuale presidente, Jair Bolsonaro, secondo il Partido Socialismo y Libertad (PSOL). Le informazioni sono state divulgate dal giornale Jornal Nacional, dopo che la polizia civile di Rio de Janeiro ha confermato che nel libro del visitatore del condominio in Barra da Tijuca, dove viveva la famiglia Bolsonaro, il principale sospettato dell’omicidio, Elcio Vieira de Queiroz, visitò l’attuale presidente. Il Jornal Nacional inoltre afferma che secondo informazioni ricevute Bolsonaro allora era in Brasilia e no in Río de Janeiro. Il possibile vincolo richiede quindi che indagini devono essere fatte dal Tribunale federale supremo (STF).

Djaca e Bolsonaro

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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