Anne Hidalgo Parigi in Comune


Francesco Cecchini


La socialista Anne Hidalgo ha caratterizzato la sua precedente amministrazione realizzando il programma Oser Paris, Osare Parigi. Con scelte importanti di sostenibilità urbana, a partire dalla mobilità. È stata anche presidente di C40, la rete mondiale delle metropoli, dal 2016 al 2019. Per il secondo mandato promette la pedonalizzazione del centro di Parigi, la trasformazione di 60 ettari di parcheggi in piste ciclabili, il rifacimento di due piazze simbolo di Parigi come Concorde e Étoile con l’inserimento di alberi. Nel programma vi è anche un referendum sull’ utilizzo di uffici sfitti, garage e altri immobili a prezzo calmierato e la valorizzazione dello strumento del bilancio partecipato, oggi i parigini scelgono il 5 per cento del bilancio, Anne Hidalgo propone di portare questa quota al 25 per cento, un quarto del totale. Altro punto importante è l’ accessibilità ai servizi, che secondo Anne Hidalgo dovrebbero essere al massimo a 15 minuti di distanza dalla residenza, in tutta la città. Così ha dichiarato: “Ecologia, solidarietà, partecipazione dei cittadini: la base del mio progetto rimane invariata. Più che mai, queste devono essere le basi del mondo che vengono.Domenica 28 giugno venite a votare per i candidati e i candidati di Paris en Commun e L’ Écologie pour Paris e trasformate Parigi in una città sempre più ecologica, inclusiva e solidale. Di fronte all’ inquinamento atmosferico e sonoro, bisogna agire e rapidamente. Questa sarà la mia prima misura: da quest’estate i dintorni del Canal San Martino saranno pedonalizzati da Stalingrado fino alla Repubblica. La crisi del coronavirus ha causato una perdita del potere d’ acquisto per molti parigini. Abbiamo già preso una serie di misure d’ emergenza, ma dobbiamo continuare. Se sarò rieletta, aumenterò di 5 milioni di euro il Fondo di solidarietà per l’alloggio. La partecipazione dei cittadini avrà posto ancor di più nel mio prossimo mandato, bisogna fidarsi dei cittadini, delle loro energie, delle loro idee. Dobbiamo ispirarci alle nuove proposte della Convenzione Cittadina per andare oltre.” Il prossimo 28 giugno Anne Hidalgo, con tutta probabilità, sarà eletta per la seconda volta sindaco di Parigi.
Lo schieramento che l’ appoggia si è arricchito di Europe Ecologie-Les Verts (EELV), che a inizio giugno ha trovato con con il Partito Socialista un accordo.Va detto che Europe Ecologie-Les Verts ha dato una mano di più di verde al programma di Anne Hidalgo.

Il leader di Europe Ecologie-Les Verts, Yannick Jadot


Il Partito Comunista era già alleato con il Partito Socialista nel primo turno alle elezioni comunali del 2020, e tempo fa ha dichiarato:
“Il Partito Comunista Francese ha in programma di mantenere la maggioranza in 61 città con oltre 10.000 abitanti e spera di conquistare nuovi comuni. … A livello comunale, il PCF è la terza forza nel paese. Nel primo turno, a marzo, sono stati eletti o rieletti 1.072 consiglieri comunali comunali. Per il Partito socialista, anche queste elezioni appaiono in una luce favorevole, cosa che non accadeva da molto tempo. Non trema per i suoi bastioni tradizionali, in particolare Rennes o Nantes, dove beneficia del sostegno dei Verdi, proprio come a Parigi, dove il sindaco uscente Anne Hidalgo è quasi 30 punti avanti rispetto al candidato LREM.

Fabien Roussel, segretario del Partito Comunista Francese


Inoltre dello schieramento che appoggia Anne Hiddalgo fanno parte anche i movimenti Place Publique de Raphael Glucksmann e Génération-s de Benoît Hamon.
Anne Hidalgo, che era arrivata prima il 15 marzo con il 29,33% dei voti, si prevede che raccoglierà nel secondo turno il 45% delle preferenza.
Comunque il vento che soffierà in Francia il prossimo 28 giugno sarà verde con sfumature rosse, con una sinistra in genere unita e una destra frammentata, su cui influisce anche il recente abbandono di 14 deputati dalla La République En Marche ( LaREM) di Macron. I casi di mancanza di unità a sinistra sono pochi, Lille, Digione, Strasburgo, ma anche qui è possibile la vittoria della sinistra, Martine Aubry a Lille o dei verdi, Jeanne Barseghian a Strasburgo. A Tolosa un’ alleanza composta da La France Insoumise, Partito Socialista e Partito Comunista sostengono l’ ecologista Antoine Maurice. Anche a Marsiglia vi è una lista con La France Insoumise. La sindaca socialista di Renne, Nathalie Appéré è appoggiata al secondo turno da Europe Ecologie-Les Verts. A Grenoble vincerà il candidato sindaco verde, Eric Piolle, sindaco dal 2014. E così via.
Questa situazione pone una domanda. La vittoria della sinistra verde-rossa alle amministrative del 28 giugno sarà la premessa a un cambio di governo in Francia?

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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