Peacelink ha inviato alla Commissione europea una lettera, accompagnata da una relazione con 12 allegati tecnico-giuridici, per un totale di 25 pagine che documentano le criticità dello stabilimento siderurgico ex Ilva e la situazione sanitaria a Taranto.
L’associazione chiede alla Commissione di avviare la procedura di deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per la violazione della Direttiva 75/2010/EU sulle emissioni industriali, andando avanti con la procedura di infrazione aperta nel 2013. Tra le criticità evidenziate, Peacelink fa rilevare che i dati dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) dimostrano che la copertura dei parchi minerali (ultimata nel 2019) non ha fatto diminuire le polveri sottili a Taranto, che provengono dalla combustione negli impianti dell’area ghisa, e sono aumentati sensibilmente i livelli di benzene (C6H6).
