Nell’ottobre dello scorso anno ho scritto un editoriale intitolato “Esattamente, quando è crollato l’Impero Anglo-Sionista?” in cui ho presentato la mia tesi che l’Impero è morto l’8 gennaio 2020, quando gli iraniani hanno attaccato le basi statunitensi con missili, e gli Stati Uniti non hanno fatto assolutamente nulla. Sì, questa è stata la decisione giusta, ma anche quella che, almeno per me, ha segnato la morte dell’Impero come lo conoscevamo.

In quell’articolo ho fatto riferimento ad un brillante libro di J.M. Greer “Ultimi bagliori di un crepuscolo” che ho poi recensito qui [in inglese]. La trama principale del libro è che gli Stati Uniti crolleranno a seguito di una sconfitta militare esterna totalmente imprevedibile (leggete il libro, è scritto molto bene!).

Quindi la mia domanda oggi è se la debacle in Afghanistan (non solo a Kabul!) sia un evento del genere o meno. L’Afghanistan è spesso chiamato il cimitero degli imperi [in inglese], ma potrebbe anche diventare il cimitero dell’ultimo impero?

Proverò a rispondere.

Innanzi tutto, ora siamo tutti bombardati da informazioni provenienti da e sull’Afghanistan. Problemi come il fallimento della “costruzione del paese” sono mescolati con corpi che cadono dagli aerei da trasporto statunitensi, marine statunitensi che condividono una (!) bottiglia d’acqua con bambini gravemente disidratati con fustigazioni di strada. Niente di tutto ciò è analiticamente utile, e confonde problemi completamente diversi. Voglio offrire una serie diversa di domande che, spero, potrebbero essere più utili:

  • Perché gli Stati Uniti hanno deciso di lasciare l’Afghanistan?
  • È stata la decisione giusta?
  • Perché Kabul è caduta così velocemente?
  • Perché si è verificato un fallimento così colossale nell’intelligence?
  • Com’è stata effettivamente eseguita l’evacuazione delle forze statunitensi?

Queste sono solo alcune domande, ce ne sono molte altre, specialmente su cosa accadrà in futuro all’Afghanistan, ma penso che sia troppo presto per affrontare questo argomento, e comunque è una questione completamente separata.

Adesso prendiamo queste domande una per una.

Perché gli Stati Uniti hanno deciso di lasciare l’Afghanistan?

Non so perché o come sia stata presa questa decisione. Ma la mia ipotesi migliore è che sia dovuta alla combinazione dei seguenti fattori:

  • “Biden” è salito al potere agitando l’agenda Woke/BLM/CRT/Omosessuale/ecc., agenda che riassumerei come la “visione del mondo Wakanda” e non Liberalismo. Ma almeno ufficialmente, Biden è un vero Liberale amante della pace. Dal momento che le sue politiche dimostrano tutte l’esatto contrario, ha cercato di “fare il bravo” e fare qualcosa di “Liberale”, almeno in apparenza (e, no, un fenomeno da baraccone woke non è affatto un Liberale! E nemmeno un Neoconservatore è un “conservatore” – queste sono tutte bugie per gli ottusi).
  • “Biden” sapeva anche che gran parte della base di Trump voleva fermare tutte le guerre iniziate da Obama e soci.
  • “Biden” probabilmente pensava che se l’operazione fosse stata un successo sbalorditivo, avrebbe ottenuto tutto il merito, e se fosse stato un misero fallimento, avrebbe scaricato tutto su Trump (che è esattamente quello che ha fatto “Biden”).
  • Per quanto riguarda lo stesso Biden, supponiamo gentilmente che abbia “i giusti istinti politici” per annusare un’opportunità e benedire quello che avrebbe potuto sembrare un “buon piano”.

La decisione di andare via è stata giusta?

Qui prenderò molte critiche, ma credo che sì, lo è stata assolutamente. Nel suo discorso (in realtà pessimo) sul ritiro, Biden ha detto una cosa molto vera (cito a memoria, quindi non citatemi) “chi dice che altri 2 o 5 anni ci porteranno alla vittoria sta mentendo” (o qualcosa di molto simile). Qui sono d’accordo con lui al 100% (per quanto posso dire, solo un vero ideologo Neoconservatore duro e puro sarebbe apertamente in disaccordo su questo; almeno lo spero…).

Non solo gli Stati Uniti (o qualsiasi altro paese) non hanno alcun tipo di mandato o responsabilità di sorvegliare il pianeta, gli Stati Uniti sono sicuramente la potenza imperiale meno competente della storia, nonostante il grande aiuto dei Five Eyes e dei lacchè dell’UE. Se sei pessimo in qualcosa, ma molto bravo in qualcos’altro, perché insistere? Gli Stati Uniti sono un vero virtuoso in cose come corrompere, sovvertire, danneggiare economicamente, demonizzare politicamente, uccidere leader indesiderabili, ecc. Questo è davvero il modo in cui gli europei alla fine hanno sconfitto gli indiani nativi nordamericani.

[Nota a margine: per coloro che questa tesi potrebbe gettare in una rabbia patriottica, consiglio vivamente il libro “The First Way of War: American War Making on the Frontier, 1607-1814” scritto dal Dr. John Grenier [in inglese]. Quel libro gli è valso il premio Outstanding Book Award in American History della Society for Military History nel 2007; lo stesso Grenier è un tenente colonnello dell’USAF in pensione e professore associato di storia alla United States Air Force Academy, USAFA, Colorado. Il suo prossimo libro è annunciato come una “biografia del Maggiore Robert Rogers, il “padre delle operazioni speciali americane”. Odiatemi quanto volete, ma leggete comunque questo libro!]

Gli Stati Uniti sono stati fondati da e per i delinquenti. Chiamarli esploratori, immigrati, baroni ladri o padri fondatori non fa differenza per la loro vera visione del mondo, il loro ethos – la conquista del continente nordamericano è stato un atto di criminalità internazionale a tutti i livelli. Questo, ovviamente, NON per dire che allora le brave persone non esistevano o non vivevano rettamente o, ancor meno, che qualcuno negli Stati Uniti moderni ha qualche tipo di colpa personale per tutto questo. Solo Dio può giudicarli! Ma a meno che non dimentichiamo le vere radici del “sogno americano”, finiremo con un “incubo americano”.

Naturalmente, alcuni immigrati statunitensi allo stesso tempo hanno cercato di creare una società veramente libera, protetta dal tipo di viziosi abusi così diffusi nel Vecchio Mondo! La Dichiarazione di Indipendenza, la Costituzione degli Stati Uniti e la Bill of Rights (note anche come “le Carte della Libertà” [in inglese]) sono un monumento sia al genio che alla visione del mondo di alcuni dei fondatori degli Stati Uniti. Ma le buone intenzioni e i proclami sono credibili solo quando tutti li sostengono per tutti e in ogni caso (non del tipo “ma questo è diverso, in fondo siamo democrazie!” che ripetono i politici occidentali ogni volta che vengono accusati di ipocrisia).

Negli Stati Uniti, generazione dopo generazione di delinquenti, hanno rafforzato il loro potere mentre spingevano via le persone perbene (ancora di più dopo JFK e l’11 Settembre e altri eventi recenti). Ma quello era solo uno spettacolo, una mafia che “diventava legale” se lo desiderate.

I delinquenti hanno le pistole, ovviamente, e possono picchiare a sangue qualsiasi civile. Ma non possono combattere un esercito. Ecco perché i delinquenti hanno bande, non un battaglione di gruppi tattici [in inglese]. Inoltre, non appena crescono di dimensioni, le bande di teppisti cercano di apparire più rispettabili (acquistare campagne di pubbliche relazioni sulla loro “filantropia” è tipico) e meno violente. Ben presto esternalizzano la violenza ad altre bande inferiori e sacrificabili.

Suona familiare?

Se sì – è perché lo è!

Tutti gli “esercizi di costruzione del paese”, gli “interventi umanitari” e altre “difese per la libertà di qualcosa [riempite lo spazio vuoto]” degli Stati Uniti sono in realtà: gli atti di una cospirazione internazionale di criminali per impadronirsi delle risorse del nostro intero pianeta o, in mancanza di questo, per lo meno distruggere qualsiasi paese, nazione, tribù o leader che osi disobbedire all’Egemone Mondiale. (“Distruggeremo il vostro paese e lo riporteremo all’età della pietra” è la famosa frase del Segretario Baker al Ministro degli Esteri [iracheno] Aziz).

[Nota a latere: in qualità di qualcuno che, peccato mio, ha avuto un breve periodo nel campo delle “operazioni umanitarie” posso testimoniare personalmente che la base e i veri umanitaristi non conoscono mai le vere intenzioni, e persino le vere affiliazioni (!) dei loro capi. Lo so per certo. Quindi non sto chiamando tutti i membri del personale militare degli Stati Uniti delinquenti. Solo i loro capi. Inoltre, non ho inventato nulla di molto nuovo, sto solo parafrasando [in inglese] (versione memorizzata nella cache) quello che ha già scritto il Marine più decorato nella storia degli Stati Uniti, Smedley Butler.]

L’intera invasione dell’Afghanistan è stata un colossale salasso per le risorse statunitensi, comprese quelle umane, intellettuali, diplomatiche e, sicuramente non ultime, finanziarie (mentre i soldi dei contribuenti statunitensi sono confluiti in Afghanistan, quei soldi poi sono sempre “scomparsi” magicamente, per uno motivo o per un altro, ma alcuni locali sono diventati molto ricchi. Vai a capire…). Quindi, anche se non ho alcuna ingenua illusione su quanto siano realmente amanti della pace e della libertà i leader degli Stati Uniti, penso che abbiano avuto abbastanza astuzia (o intelligenza? Furbizia?) per capire che era necessario andarsene. Incolpare Trump di qualsiasi possibile problema è stata, ovviamente, la bacchetta magica che, a quanto pare, ha risolto qualsiasi discussione. (Sto ancora presumendo che almeno alcune discussioni professionali abbiano avuto luogo; più precisamente, spero che lo facciano ancora, e con almeno anche alcuni veri specialisti; per favore non ditemi che tutti i veri professionisti sono stati “diversificati” o comunque “cancellati”; è un pensiero davvero spaventoso!).

Perché Kabul è caduta così velocemente?

Innanzitutto, cosa hanno fatto effettivamente gli Stati Uniti a Kabul? Pagato alcune persone, addestrato altre, dato loro tonnellate di armi, ecc. Questa è la solita roba che le forze speciali statunitensi e pochi altri fanno molto. Mentre alcuni politici (nella categoria includo tutti gli ufficiali al di sopra del grado di colonnello) vedevano chiaramente l’Afghanistan come il loro prossimo El Dorado, i militari onesti, anche se ingenui, probabilmente credevano che questo tipo di “assistenza” avrebbe in qualche modo dato vita ad una pacifica, felice, democratica (si legga “woke”), nazione prospera e riconoscente. Certo, non succede mai. Per quanto riguarda l’effettivo rapporto tra avidi “cani da guerra”, vari “operativi dei servizi segreti” o “sinceri idealisti” in Afghanistan, non ha assolutamente alcuna rilevanza militare per il risultato poiché questi motivi sono tutti ugualmente fuorvianti, anche se alcuni sono almeno più ingenui/sinceri/stupidi che veramente malvagi.

Ricordate l’attacco georgiano a Tskhinvali dell’08/08/08? Ricordate quel tipo di assurdità davvero galattica “Analisi: l’esercito georgiano potrebbe essere una noce troppo dura da rompere per la Russia” pubblicato nientemeno che da Deutsche Welle (sapete, quello “fatto per le menti”! [entrambi i link in inglese])? In caso contrario, per favore leggetelo; vi farà ridere fino alle lacrime e vi chiederete quale “specialista di area” abbia scritto questa “analisi” (un sogno bagnato chiamato in un altro modo, in realtà, ma qualcuno è stato pagato, probabilmente bene, per fare proprio questo)! La verità è che questa guerra di cinque giorni è durata solo tre giorni. I russi hanno avuto molti problemi, eppure hanno annientato l’intero esercito georgiano in 3 giorni di combattimento effettivo. Tre! Questo è tutto ciò che significa il concetto “addestrato dagli USA/NATO”: una truffa totale e sempre inefficace.

Quella mentalità, tipica dell’Occidente moderno, a quanto pare crede che quel tipo di “assistenza/formazione” possa dare buoni risultati. L’intera storia dell’America Latina e tutti i fallimenti degli Stati Uniti in Asia dimostrano inconfutabilmente il contrario, ma non importa. Un errore ancora peggiore commesso dai decisori occidentali è che i loro avversari sono fondamentalmente e in pratica “come tutti gli umani” o “come tutti gli altri”. Il problema qui è che queste élite si considerano così superiori a tutti gli altri (il narcisismo è al centro sia dell’imperialismo britannico che dell’eccezionalismo giudaico; pensate a Churchill o Epstein e ai loro veri capi!) che fanno riferimento solo a quelli corruttibili, ipocriti, codardi e senza scrupoli come loro. È una pura proiezione, ovviamente.

In realtà, i decisori statunitensi sono completamente all’oscuro dei presunti “altri” che sono “come tutti gli altri” quando inavvertitamente si scontrano con “veri credenti” di qualsiasi tipo, dai santi ai demoni. Esempi:

  • Tutte le nazioni con una forte cultura marziale (Russia, Vietnam, Afghanistan, ecc.)
  • Oppositori veramente religiosi (Iran, Hezbollah)
  • Leader politici veramente sinceri/determinati (Vietnam, Cuba, Russia, Cina)
  • “Cani rabbiosi” – con questo intendo i terroristi feroci, tipo Interahamwe, folli che gli Stati Uniti inizialmente cercano di usare, solo per essere alla fine e inevitabilmente “morsi” (gruppi neo-Deobandi e/o Takfiristi, Nazisti ucraini, Sionisti israeliani).

In teoria, ovviamente, gli Stati Uniti lo hanno sempre saputo; da qui l’espressione britannica [in inglese] sul “vincere i cuori e le menti”. Ma ecco la differenza: gli inglesi sono sempre stati eccellenti diplomatici (non ho detto “etici o gentili”) e superbi ufficiali dell’intelligence (stesso avvertimento di prima). Infine, puoi chiamare gli inglesi in molti modi, ma non “soldati scarsi”. In altre parole, l’impero britannico aveva i mezzi per la sua politica estera.

Gli Stati Uniti no. Non siete d’accordo?

Allora per favore ditemi quando è stata l’ultima volta che gli Stati Uniti hanno davvero ispirato qualcuno? Gli europei occidentali dopo la Seconda Guerra Mondiale, e quella non era altro che un’acquisizione più o meno “amichevole” del continente e la creazione di una servile élite dirigente compradora).

[Nota a margine: coloro che risponderebbero “intelligentemente” “Praga 68”, Piazza Tiananmen, Maidan, Polonia o Stati Baltici ecc. dovrebbero immediatamente smettere di leggere, liquidare tutto quanto sopra come totale ciarlataneria (funziona anche “Propaganda del Cremlino”) e andate a guardare un po’ di TV. Stesso consiglio per chi dice “se l’intero pianeta ci odia, perché tutti – incluso te – vogliono venire qui”? Chiedo scusa agli adulti presenti]

La NASA, il Jazz, il Rock, Hollywood, gli scrittori, gli artisti statunitensi e gli americani semplicemente gentili e sinceri hanno davvero ispirato milioni di persone in tutto il mondo. E i valori ufficiali degli Stati Uniti, le Carte della Libertà, hanno davvero ispirato milioni di persone in tutto il mondo. Ma devo dire che dopo decenni di presidenti abominevolmente incompetenti (tutti dopo Bush Sr. a mio parere) è rimasto ben poco di tutto questo.

La NASA? Si è trasformata nell’attuale farsa dello “spazio privato” con appropriazione indebita di miliardi da parte di miliardari compiaciuti che ottengono miliardi dallo Stato in un’impresa teoricamente “privata”.

Jazz e Rock sono stati efficacemente sostituiti da MTV e YT, e dalla loro insipida ideologia woke (soprattutto per i giovani – i vecchi come me sono per lo più felicemente “bloccati” negli anni ‘70 e ‘80 o nella musica straniera non corporativa).

Hollywood? Stupidaggini! Chiunque non sia cieco (o sottoposto al lavaggio del cervello) sa già che è solo una rozza macchina di propaganda che metterà i neri (alias le “minoranze”) ovunque. Lo considero il disturbo mentale “Nera Neve”.

Gli scrittori? Ok, sì, ce ne sono ancora molti in giro negli Stati Uniti. Questo ha probabilmente qualcosa a che fare con il fatto che il pubblico di riferimento degli scrittori è composto da lettori, non da spettatori imperturbabili. Ma il problema qui è che la maggior parte delle persone legge molto poco, e comunque ciò che leggono è per lo più inutile nutrimento per i prol [in inglese] intellettuale.

E in gran parte del resto del pianeta, le persone sono spesso troppo povere per leggere, in inglese o meno. Quindi quello che sto dicendo è che mentre gli scrittori statunitensi possono essere molto talentuosi, o non sono controversi (autori come Stephen King o John Grisham) o si rivolgono solo a un’élite piuttosto ristretta di, diciamo, persone “audaci” (autori come Stephen Cohen o Charles Murray). Psicocriminali, nel brillante lessico di Orwell.

Il che ci lascia agli “statunitensi sinceri”. Esistono? Assolutamente, a milioni, in tutti gli Stati Uniti e in tutto il pianeta. Questi ultimi spesso diventano dei veri e propri nativi e sono amati dalla gente del posto. Inoltre, milioni di espatriati tornano a casa e vedono il proprio paese in un modo completamente diverso

[Nota a latere: durante i miei anni di college negli Stati Uniti – 1986-1991 – ho osservato qualcosa di curioso: gli ex espatriati statunitensi preferivano passare il tempo con studenti stranieri (ufficialmente chiamati alieni “legali”) piuttosto che con i loro compatrioti non viaggiatori che spesso trovavano abbastanza “estranei” alla propria identità. Ciò includeva anche alcuni (certamente non molti) americani il cui unico viaggio all’estero era in uniforme e in qualche base americana! E mentre inizialmente definivo geograficamente la mia Zona A dalla Zona B, ora la considero più come una differenza nella consapevolezza generale e nella visione del mondo. In altre parole, qualcosa di principalmente mentale]

Ma il problema è molto semplice: le élite statunitensi stanno facendo un lavoro piuttosto efficace mettendo a tacere le persone, compresi i cittadini statunitensi. Quindi, ciò che la maggior parte delle persone nella Zona B sperimenta sono spesso relazioni personali molto gentili, amichevoli e comunque ottime, e persino amicizie con gli statunitensi, ma la convinzione è che questi meravigliosi statunitensi o non possano farci nulla, o non sappiano davvero cosa i loro leader stanno davvero facendo.

È estremamente difficile per qualsiasi tipo di voce “non nel mio nome” essere ascoltata quando la macchina propagandistica transnazionale degli Stati Uniti sta investendo miliardi per mettere a tacere queste voci!

Le voci di Smedley Butler o Stephen Cohen hanno fatto *qualche* differenza per le classi dirigenti statunitensi, oltre a convincerle a spendere ancora di più per la propaganda imperialista e messianica (la prima implica sempre la seconda)? Per questo ho sempre sostenuto che la lotta antimperialista non è “solo” una lotta di liberazione nazionale per le nazioni oppresse, ma è anche una lotta di liberazione nazionale per tutti i popoli (al plurale) degli USA.

E sappiamo tutti che la maggior parte della gente degli Stati Uniti non ha mai avuto molto da dire su ciò che facevano i loro cosiddetti “leader”, non più di qualsiasi altro servo del Medioevo. Ogni volta che vanno a votare ottengono il contrario. Lasciamo perdere.

Ora, tornando al nostro argomento, nel 2021 gli Stati Uniti non ispirano davvero nessuno. Assolutamente nessuno. Questo è un fatto triste, ma innegabile. Ed è questo il motivo principale per cui Kabul è caduta così velocemente: le “difese” di Kabul erano come i pugni di un uomo con osteoporosi avanzata – mancavano di un elemento cruciale: la fede. Non importa quanto buoni, efficaci o comunque potenti quei “pugni” fossero realmente, o pensassero/fingessero di essere, non faceva differenza: mancava un elemento cruciale e questo decideva tutto.

Qualsiasi forza non mossa da una fede vera/sincera finirà sempre per avere un momento “ambasciata di Saigon” o “Berezina” o “Stalingrado” o “Kursk”. Il termine preferito o il riferimento storico non ha molta importanza.

Per quanto riguarda le forze armate statunitensi, la maggior parte del pubblico (che legge) conosce già la verità sul motivo per cui le persone si arruolano nell’esercito: alcuni sventolano davvero la bandiera e si tengono il petto, specialmente dopo l’attacco sotto falsa bandiera dell’11 Settembre, ma più semplicemente vuole sopravvivere. Sì, e mentre i mercenari sono tipicamente motivati da pura avidità, il normale soldato americano vuole solo sopravvivere a casa e trovare un lavoro (le altre opzioni sono diventare un poliziotto (non ora!) una guardia carceraria o un criminale) o nelle trincee del fronte. E, come tutti sappiamo, gli istinti di sopravvivenza fanno molto e rendono possibile alle persone fare ciò che pensavano fosse impossibile. Ma c’è un istinto molto più forte là fuori, forgiato anche nel tempo da circa 1000 guerre esistenziali: lo spirito di sacrificio sconfiggerà sempre qualsiasi istinto di sopravvivenza, sia nel cuore di un guerriero che sul campo di battaglia.

[Nota a margine: quegli statunitensi che oggi si chiedono perché gli Stati Uniti non abbiano potuto vincere una guerra dalla Seconda Guerra Mondiale possono ringraziare il Generale Patton e il suo veramente sciocco “L’obiettivo della guerra non è morire per il tuo paese ma far morire l’altro bastardo per il suo”. Quando lo dichiarò, si assicurò fondamentalmente che l’esercito americano non avrebbe mai più vinto una guerra. A proposito – se Zhukov, o qualsiasi altro maresciallo sovietico avesse osato dire pubblicamente una cosa del genere, sarebbe stato immediatamente accusato di sabotaggio, sovversione, collusione con il nemico, tradimento e sommariamente giustiziato. In effetti, questo è esattamente ciò che Stalin ha fatto con il Maresciallo Tukhachevskii (per altre ragioni, nondimeno ugualmente valide). Idem per la Germania Nazista. O il Giappone imperiale. Non c’è bisogno di approvare questi regimi per ammettere che sapevano di più sulla guerra dei megalomani fumatori di sigari].

Quindi, risposta breve: Kabul è caduta perché la fede sconfigge sempre la miscredenza.

Quindi, la mia risposta un po’ più lunga: Kabul è caduta perché i “pugni” dell’Impero si sono sbriciolati.

Infine, la mia risposta più lunga sarà sotto forma di una barzelletta russa tradotta liberamente che ho sentito di recente (qualcuno può indovinare il contesto? inizia con “C”): “Le persone che imparano dagli errori degli altri si chiamano “intelligenti”; le persone che imparano solo dai propri errori si chiamano “stupide”; e le persone che non imparano dai propri errori si chiamano “statunitensi”.

Possiamo ora esaminare insieme le ultime due domande, relativamente più semplici:

Perché si è verificato un fallimento così colossale nell’intelligence, e com’è stata eseguita l’operazione?

Il fallimento dell’intelligence è dovuto al fatto che il conformismo politico è ora vitale per la gonfia “comunità dell’intelligence” statunitense. Riesco a vedere quel dialogo avvenire ovunque all’interno e intorno alla Beltway [letteralmente “la tangenziale”, è una locuzione che indica l’establishment politico di Washington DC, circondata appunto da una tangenziale]:

  • Signore, mi dispiace tanto, ma non possiamo farlo, semplicemente non possiamo!!!!
  • Cosa, sei un sostenitore occulto di Trump?!?!?!?!

Poco importa quale fosse l’ordine effettivo. Demonizzare l’opposizione è molto più importante. Anche assumere persone non qualificate esclusivamente per la loro purezza ideologica è una priorità assoluta. Chi se ne frega delle capacità, che tutti sappiamo essere “uguali”, qualunque cosa significhi, anche a livello individuale? Procuste nei suoi sogni più folli non avrebbe potuto sognare i fanatici del woke e il loro CRT!

Questo è il tipo di caccia alle streghe indotta dalla paranoia a cui sono sottoposti tutti i regimi attivamente al collasso. L’attuale follia collettiva degli Stati Uniti ricorda molto quello che, prima i Trotskisti e poi gli Stalinisti hanno fatto all’Unione Sovietica o le Guardie Rosse alla Cina.

È anche vero che la comunità dell’intelligence statunitense è stata inevitabilmente infettata dalla “logica di Patton”, ed è gestita da politici senza vero patriottismo.

Porta via la comunità di intelligence di un paese e gli hai appena sparato al cervello.

Porta via le forze armate di un paese e gli tagli le braccia.

Ed ecco qua: l’“evacuazione” di Kabul/Afghanistan è l’unico tipo di “evacuazione” che ci si può aspettare da un’ex superpotenza che ha perso sia il cervello che i pugni.

Tra l’altro, ci sono forti segnali che gli USA abbiano perso anche le “gambe”, da qui il caos e la necessità di ricorrere improvvisamente all’utilizzo di compagnie aeree civili [in inglese]. Per chiarire – non c’è niente di sbagliato nel rimpinguare le risorse militari con quelle, anzi! La parola chiave qui è “improvvisamente”, non “civile”. Una delle due opzioni è vera:

  • Il piano, qualunque fosse, è fallito
  • Non c’era nessun piano

In teoria, c’è una terza opzione: “questo è il piano”, ma le opzioni teoriche sono rilevanti solo quando sono sostenute da almeno qualche evidenza empirica, cosa che in questo caso non è. Inoltre, anche qualche intenzione vagamente dichiarata, per quanto sincera, non si qualifica come “piano”. Per fare un paragone, i sovietici impiegarono circa 18 mesi (!) per preparare il loro ritiro dall’Afghanistan. La differenza nei risultati è ora evidente.

Questo non vuol dire che l’Impero perderà necessariamente totalmente tutta l’influenza in Afghanistan, o in qualsiasi altro luogo. Distruggere un posto richiede pochissime abilità. In realtà, ricostruire qualsiasi cosa richiede in genere molte abilità.

Come disse una volta Che Guevara, “il vero rivoluzionario è guidato da forti sentimenti d’amore”. Ahimè, la parola “rivoluzionario” è stata macchiata di sangue in fase terminale; per quanto riguarda “amore” e “verità”, hanno perso da tempo i loro veri significati (almeno in Occidente). Ma lasciatemi riformulare in questo modo: “il vero cambiamento richiede vera, amorevole fede”. Meglio?

La cruda verità è che finché gli Stati Uniti e l’Europa saranno governati dall’attuale banda internazionale di delinquenti, l’Impero manterrà una capacità molto significativa di minacciare e attaccare quasi tutti gli altri. E se contate le loro armi nucleari, possono ucciderci tutti.

Quindi sì, l’Impero è morto l’8 gennaio 2020 e gli Stati Uniti sono morti quasi un anno esatto dopo, il 6 gennaio 2021. Ma c’è ancora molto slancio in entrambi questi due cadaveri per mantenere lunghi chiodi inseriti nella carne della maggior parte nazioni. Ma non la Russia. Non la Cina e non l’Iran. Non più. Gli Stati Uniti stanno perdendo anche il controllo dell’Asia centrale e del Medio Oriente. Questa possibilità è ora discussa con grande preoccupazione anche in Israele e nei paesi occupati dal CENTCOM del Golfo Persico e della penisola arabica.

Ora è il momento per le forze armate statunitensi di agire insieme e preparare seriamente e attentamente più piani di evacuazione per l’intero Medio Oriente, altrimenti questi “piani di evacuazione” si trasformeranno rapidamente in “piani di estrazione”, seguiti da altre assurdità da tetto/pista di decollo per cui gli Stati Uniti sono famosi. Qualcuno ricorda ancora come le forze statunitensi partirono, diciamo, dalla Somalia o, forse, dal Libano? Queste “evacuazioni” si sono trasformate in una “corsa per salvarsi la vita” in preda al panico.

Qualcuno potrebbe sostituire gli USA? Per favore?!

Sembra che proprio come “Biden” ha regalato l’Ucraina ai tedeschi, “lui” ora sta vendendo l’Afghanistan ai britannici. Se è così, si tratta di un’intenzione piuttosto intelligente (il diavolo è nei dettagli, in questo caso, nella pianificazione e nell’esecuzione). Tenete presente che i Talebani non controllano gran parte dell’Afghanistan e che la tradizionale opposizione al dominio dei Talebani nel nord dell’Afghanistan (Valle del Panjshir) esiste ed è in grado di combattere (almeno per gli standard locali). Per quanto riguarda il figlio di Ahmad Shah Masoud, proprio come suo padre, sembra avere forti legami con la Gran Bretagna. Ahmad Masoud Jr. assomiglia molto a suo padre e ha un po’ del suo carisma. Anche questo non suona familiare?

Nel frattempo, anche un gruppo eterogeneo di politici dell’UE rabbiosi, con dolori fantasma imperiali sta facendo rumore ma non può fare nulla. Putin una volta si riferiva a questi rumori come “voci di sottofondo”!

Per quanto riguarda la stampa tradizionale Anglo-Sionista, si lamenta solo alla menzione della possibilità che la Russia e/o la Cina possano effettivamente avere una qualche influenza, per quanto piccola, in Afghanistan. (Ricordate “questi cenciosi/russi/musi gialli/negri/negri della sabbia/indiani/ecc. vivono sulla NOSTRA terra e sulle NOSTRE risorse!”). Questo è ciò che è veramente il “Destino Manifesto”). O la “missione di civilizzazione in Oriente” della Germania. O il “fardello dell’uomo bianco”, o i “valori universali” della massoneria francese ecc. Stessa cosa per quanto riguarda la divisione del pianeta in settori di saccheggio/controllo/sfruttamento separati ad opera del papato per mezzo dell’ormai dimenticato (ma non dalle sue vittime!) Trattato di Tordesillas del 1495, ad majorem Dei gloriam, naturalmente. Ecologisti moderni, attivisti woke e omosessuali militanti condividono tutti questa mentalità.

La triste ma innegabile verità è che le vere radici dell’Europa moderna non sono a Roma, tanto meno ad Atene, ma nelle Crociate latine e nel successivo Medioevo. La Riforma e il Rinascimento non cambiarono nulla, o addirittura peggiorarono le cose. Né il 1789 né la Seconda Guerra Mondiale. Le radici spirituali e filosofiche dell’Occidente non sono né romane, né greche, ma si trovano tra chi ha distrutto Roma e l’ha separata dal mondo veramente civilizzato, non solo nell’Oriente cristiano, ma in tutto il mondo: i franchi.

L’imperialismo ha origine nelle nostre teste, è una visione del mondo, una mentalità, ed è lì che deve essere sradicato affinché possa finalmente svanire.

La mente è dove inizia l’imperialismo ma anche dove finirà, proprio come qualsiasi altro fenomeno umano. E mentre temo l’inevitabile caos prima che un “futuro Occidente” o una “futura Europa” possano sostituire quelli attuali, credo anche che, quando verrà mostrato il vero costo dei loro errori, tutte le nazioni rifiuteranno l’imperialismo in tutte le sue forme.

Creando uno strumento di controllo totale (Internet), l’Impero ha anche creato la prima resistenza globale alla comunità dell’impero nella storia del mondo! Non solo, ma le classi dirigenti statunitensi hanno trasformato le scuole statunitensi e l’ammirato mondo accademico statunitense in una macchina produttrice di imbecilli/servi della gleba e nello zimbello di gran parte del pianeta (anche nella Zona A!). Ma ciò che le élite al potere degli Stati Uniti non sono riuscite a fare è impedire agli americani regolari e tradizionali di voler conoscere, imparare, esplorare e, infine, combattere per la giustizia. È vero, come fa l’indottrinamento politico, lo zio Shmuel può girare intorno ai Nazisti o ai sovietici, ma nessuno Zio Shmuel “aggiusterà” la nostra natura caduta o l’universo, quindi la nostra resistenza è profonda, anche negli Stati Uniti e in Israele. Sì, è per lo più messa a tacere, ma nelle profondità è ancora molto presente.

Non credo in nessun piano di Grande Sostituzione, almeno non incentrato sulla “razza”. Ma credo in una “grande sostituzione” culturale/di civiltà, che vedo come inevitabile e già ben avviata, anche negli USA e nell’UE!

Certo, non so come sarà il futuro Occidente collettivo, ammesso che ce ne sia mai uno di nuovo. Ma sono fiducioso che il tipo di imperialismo che affonda le sue radici nel papato medievale (cosa che anche Hitler ammise con una certa ammirazione) sta per finire.

Pensateci: i sogni di diventare il “prossimo impero mongolo” devono essere stati sexy. O anche essere il prossimo Impero Romano d’Oriente (noto anche come “Impero Bizantino”). E con mio infinito rammarico, tristezza e dolore, (e la posizione del mio luogo di nascita) la maggior parte dei governanti della Russia imperiale cadde in tali tentazioni. E questo è anche il vero, fondamentale, motivo per cui il monarca russo cadde nel febbraio del 1917.

Per quanto riguarda ciò che in realtà seguì questa presunta rivoluzione “meravigliosa” e anche presumibilmente “senza vittime” furono i peggiori secoli di omicidi di massa e atrocità nella storia umana. Bravo e grazie, Kerenskij (e ai suoi “sponsor” massonici occidentali!). Gli ucraini non hanno inventato il loro ridicolo “Maidan”! Kerenskij e i suoi sostenitori lo hanno fatto. (Gene Sharp – potete vedere la sua quasi-agiografia pietistica qui (Wikipedia sulla politica, come al solito) – ha solo sistematizzato lo studio di questo campo). Pensando i russi possano fare i conti e rendersi conto che l’imperialismo in tutte le sue forme, anche chiamandolo “capitalismo dal volto umano” se preferite, è un pericolo mortale per l’umanità stessa.

In epoca sovietica, ai russi era stato promesso il “Comunismo” (ovvero la fine della storia e il paradiso in terra, “solo” senza Dio); poi fu loro promessa “democrazia”. Se la Russia avesse delle élite migliori, tutte queste illusioni non sarebbero state sostituite da un orrore totale. (Si pensi al monologo sul vero orrore del colonnello Walter E. Kurtz nel brillante film allegorico Apocalypse Now!). Gli immensi costi della Seconda Guerra Mondiale sia per la Cina che per la Russia hanno in realtà portato la realtà dell’imperialismo ai russi e al popolo cinese, e loro non ne vogliono più. Non importa quanto “pio” possa essere l’ultimo pretesto.

In altre parole, la stragrande maggioranza dei russi rifiuta non solo l’esecuzione, ma il principio stesso dell’imperialismo (o l’uso facoltativo della forza militare), anche se vince la Russia! Il fatto che altre nazioni, esperti e opinionisti o non se ne rendano conto, o si sforzino di ignorarlo, non ha alcuna attinenza con quella realtà (almeno tra i tipi della Zona B in Russia, circa il 95% o più del totale). La “vera realtà” nel 2021 è che le vere illusioni imperialiste in Russia sono sostenute solo da un piccolo gruppo di ignoranti e/o pazzi che stanno invecchiando e sono in rapida contrazione. Questo non perché i russi siano in qualche modo “migliori” degli americani, degli inglesi, degli spagnoli o di qualsiasi altro imperialista. La differenza è che i russi ora conoscono, personalmente, i veri costi dell’Impero.

La consapevolezza dei veri costi dell’impero è un formidabile assassino dell’impero (come si è visto di recente in Afghanistan tra gli ignari soldati americani e i signori della guerra afghani). Ecco perché l’Impero farà di tutto per negare, offuscare o nascondere in altro modo questi costi!

Inoltre, una volta che i costi dell’impero vengono conosciuti da una massa critica di persone sinceramente patriottiche (qualunque sia il paese o il loro sistema politico), l’ideologia centrale necessaria all’impero per giustificarsi e semplicemente operare diventa gravemente in pericolo.

Quanto peggiorerà?

Ho un esempio:

La “sconfitta” sovietica in Afghanistan: l’URSS non è mai stata sconfitta militarmente e nemmeno economicamente. Non in Afghanistan. Non da Reagan e dai suoi “combattenti per la libertà” (attualmente dichiarati “terroristi malvagi”, in contrapposizione a quelli “buoni” dell’Asse della gentilezza). Non dall’SDI. Il famoso “abbiamo vinto” della CIA degli Stati Uniti avrebbe in realtà dovuto essere “hanno perso”. Grande, grande differenza.

L’URSS fu sconfitta dalla Nomenklatura del PCUS che fondamentalmente distrusse un intero paese per governare sui suoi numerosi pezzi rimasti, quasi nessuno dei quali riuscì a diventare uno Stato vitale. In parole povere: il regime sovietico è morto a causa delle sue stesse bugie, ipocrisia, disumanità e, francamente, frequente pura stupidità. Inizialmente, molti soldati credevano sinceramente nel loro presunto “dovere internazionalista” di “combattere l’imperialismo statunitense in Afghanistan”, il che era abbastanza reale. Alcuni non sono stati nemmeno informati che sarebbero stati inviati all’estero (venne utilizzata l’abbreviazione “TurkVO2”. Significava “secondo” distretto militare del Turkestan, suggerendo un’estensione/creazione interna di un secondo distretto militare del Turkestan. Non un’operazione militare straniera.

Alla fine, nel tempo, la dolorosa verità ha cominciato a filtrare nella mente russa. Ecco come e perché le forze sovietiche dovettero essere ritirate. Non a causa di “combattenti per la libertà” particolarmente intrepidi e gestiti dalla CIA o degli Stinger (inizialmente devastanti, ma vennero sviluppate rapidamente contromisure efficaci e praticate con successo). Ancora una volta, gli Stati Uniti non hanno vinto nulla, i sovietici sono quelli che hanno perso – l’hanno fatto a se stessi, davvero!

Di nuovo, suona familiare? È perché lo è! È appena successo con il “governo democratico afgano”, come accadrà alla fine con il “governo democratico ucraino”.

Per essere inequivocabilmente chiari: penso che la decisione sovietica di entrare in Afghanistan sia stata profondamente sbagliata e intrinsecamente immorale (le mie interazioni personali con gli ufficiali sovietici e la partecipazione a una discussione molto interessante tra un rappresentante dell’Alleanza del Nord e gli esuli russi, mi hanno convinto di questo). La stima dei “civili” morti, feriti, oppressi o esiliati è terribile. Ma anche i seguenti fatti sono innegabili:

  • I sovietici si sforzarono di arginare l’influenza di quei Takfiristi che gli USA avevano federato e l’Arabia Saudita aveva pagato. In questa battaglia, i sovietici furono i primi.
  • I sovietici costruirono molte infrastrutture civili cruciali, cercarono anche di sviluppare economicamente il paese e di educare la sua gente (in stampo sovietico, ovviamente, ma meglio di niente).

Rispetto a ciò che gli Stati Uniti hanno portato in Afghanistan, i sovietici sembrano sia veri guerrieri che veri umanitari. E, ricordate, stiamo parlando principalmente di coscritti, molti mal addestrati, mal supportati e persino mal comandati. Eppure hanno fatto molto meglio dei presunti “professionisti” delle “forze armate più grandi della storia”.

Per quanto riguarda ciò che i russi possono fare ora, dovrebbero ricordare che gli afgani ricorderanno sia il male che il bene (c’è una grande comunità afghana in Russia) e possono promettere a loro stessi che in futuro tutti i russi cureranno tutte le persone di Afghanistan con rispetto sincero e informato e porgere una sincera mano di amicizia. Se gli afgani accetteranno quella, o chissà quale, mano tesa è una loro decisione, quella di nessun altro (nemmeno di Kamala Harris!).

Quindi tutte quelle sciocchezze spacciate da Zbigniew Brzezinski (“La Russia ha bisogno dell’Ucraina per essere una superpotenza!”) e Hillary Clinton (“Putin vuole ricostruire l’URSS”) è solo e soltanto un’espressione della vera fobia che le élite occidentali, soprattutto nel nord Europa, sente verso Putin, la Russia, i russi e qualsiasi cosa russa. Ha perfettamente senso che gli invasori europei non siano mai riusciti a controllare la Russia, imperiale, sovietica, persino “democratica” e, men che meno, la Russia moderna

Per quanto riguarda le forze armate occidentali presumibilmente invincibili e “superiori” (Sandhurst! West Point! Saint-Cyr!), mancano completamente del tipo di esperienza che i russi hanno imparato da circa 1000 anni: dieci secoli di guerra, senza confini geografici, con distese che ricordano più l’alto mare che l’Europa centrale e senza alcuna speranza di pietà dai loro nemici (la maggior parte degli attaccanti della Russia era determinata a sterminare la nazione, la cultura o la religione russa, per lo più tutte e tre allo stesso tempo). Le classi dirigenti occidentali sono terrorizzate dal fatto che non possono sconfiggere la Russia militarmente, quindi fingono che la “vera Russia” non esista nemmeno.

Invece, c’è una “Mordor” russo-sovietica “risorgente” pieno di nobili “dissidenti” amanti della “diversità” che stanno lentamente morendo nel “Gulag di Putin!”, l’economia russa è “in rovina” e la Russia è solo “una stazione di servizio mascherata da paese”. Questi russi non sanno costruire un cazzo e bevono vodka tutto il giorno. I russi potrebbero anche essere una razza inferiore, dal momento che sono così malvagi e stupidi! Ancora più importante, a meno che non siano “contenuti” e “dissuasi” dall’Occidente (che barzelletta!), questi russi sono decisi a fare la guerra e invaderanno noi e il resto del “mondo civilizzato”.

Questo tipo di meccanismo di fronteggiamento delirante è ben noto alla psicologia moderna ed è davvero abbastanza comune. In realtà è solo una fase del dolore, non un’analisi di qualcosa di reale.

La verità è che anche il popolare Putin ha dovuto lavorare sodo per difendere la sua decisione personale di impegnare una piccola task force militare relativamente debole in Siria. Anche un putiniano fedele come me inizialmente temeva che potesse essere un enorme errore. Non lo è stato, e Putin e i suoi generali sono stati persino più intelligenti di quanto pensassi all’epoca (l’intera operazione è un capolavoro per i futuri libri di testo militari!).

Se quell’operazione fosse fallita, ed è stata stata sia audace che molto rischiosa (soprattutto nelle prime fasi), sarebbe stato un inferno da pagare per Putin, Shoigu e tutti coloro che ci hanno messo il loro peso morale. Se qualcuno al Cremlino pensasse ancora di invadere un altro paese, sarebbe rimproverato e retrocesso, forse licenziato o, in mancanza d’altro, “mandato in pensione”.

Naturalmente, ci sono molti russi che condannano Putin per non aver spostato le forze nel Donbass (oltre ad alcune forze speciali, osservatori di artiglieria, osservatori e un attacco di artiglieria molto efficace oltre il confine), ma queste persone avrebbero considerato all’unanimità un tale intervento militare russo, se fosse avvenuto, evidentemente puramente difensivo strategicamente (ma non operativamente o tatticamente, ovviamente).

Francamente, i baltici e i polacchi sembrano ridicoli nella loro paranoia narcisistica. Sulla TV russa, la propaganda occidentale viene immediatamente tradotta e mandata in onda, tra le più grandi risate del pubblico! Per quanto riguarda gli ucronazisti, ispirano solo disgusto e una ferma determinazione a non permettere mai un altro attacco alla Russia proveniente dall’Occidente, o da altrove.

Ma non c’è desiderio di guerra con nessuno di questi tizi, nemmeno di una guerra che la Russia vincerebbe in una settimana o due. In effetti, nella sua forma attuale, l’Ucraina è potenzialmente una tossina mortale per la Russia, specialmente se i russi abbassassero la guardia. L’ultima cosa di cui la Russia moderna ha bisogno è essere avvelenata/infettata dalle molte tossine ucraine…

Conclusioni:

  • L’Impero è morto da un po’
  • Anche gli Stati Uniti come li abbiamo conosciuti sono morti
  • Gli Anglo-Sionisti hanno ancora una forza più che sufficiente per minacciare o attaccare efficacemente qualsiasi paese della terra (ad eccezione di Russia, Cina e Iran o/e senza commettere suicidio nucleare; sì, l’Iran non ha armi nucleari, le ha vietate molto tempo fa, ma ha comunque un esercito formidabile.
  • Per la prima volta in assoluto, i veri costi dell’impero stanno lentamente “penetrando” negli Stati Uniti (Marx, Malcolm X e Martin Luther King, Jr. sarebbero stati felici di vederlo) e questo ha già cambiato radicalmente gli Stati Uniti come paese.
  • Morti, i vecchi Stati Uniti stanno attualmente marcendo in obitorio perché tutti possano annusare. La vecchia barzelletta sovietica sul “capitalismo in putrefazione”, ma l’odore di quel “marcio” è “oh così dolce!” è finalmente diventata vera. Ci è voluto più tempo del previsto, ma come ogni cosa inevitabile, alla fine è successo nel 2021. Ora questo fetore è impossibile da nascondere e, ragazzi, puzza!
  • Nonostante ciò, mi aspetto che gli Stati Uniti sopravvivano e addirittura prosperino con il tempo! Forse gli Stati Uniti riemergeranno come una confederazione di fatto, con un potere centrale minimo e un alto grado di indipendenza per gli stati? Praticamente ciò che i Confederati volevano di più, ma adattato ai tempi moderni e alle loro norme ormai universalmente accettate (beh, tranne che in Israele, ovviamente).
  • Nessun altra potenza (o coalizione di potenze) “sostituirà” gli Stati Uniti a livello globale. Perché dovrebbero? Ricordate, i russi e i cinesi non sono solo teologi o filosofi culturalmente, ma il loro ethos nazionale è stato profondamente influenzato/infettato dal Marxismo e dalla dialettica che, nonostante tutte le altre critiche nei loro confronti, erano almeno insegnate nelle scuole Comuniste, per quanto scarse, in maniera basilare e persino in modo sbagliato! Quindi, a differenza degli ignari capi dell’Impero, i russi e i cinesi si rendono pienamente conto che l’Impero non è mai stato veramente sconfitto, ma piuttosto che ha sconfitto sé stesso. Soprattutto, i russi e i cinesi capiscono che se “sostituiscono” gli Stati Uniti, finiranno come gli Stati Uniti. Sono molto più ambiziosi, in realtà!
  • Per quanto riguarda l’Afghanistan, esistono numerosi poteri locali già profondamente radicati nella società afghana, compresi quelli indigeni, che, pur non “sostituendo” nessuno, molto probabilmente agiranno come hanno sempre fatto in passato (“il miglior predittore del comportamento futuro è il comportamento passato” e “ciò che è stato è ciò che sarà; e ciò che è fatto è ciò che sarà fatto: e non c’è niente di nuovo sotto il sole” indicano la stessa realtà). Ciò significa che la violenza, il caos, il fanatismo, la crudeltà e altri orrori continueranno a verificarsi, forse non così tanto o così visibilmente come prima.
  • Attualmente non vedo alcuna combinazione di potenze locali o anche straniere che possa portare una pace vera e duratura in Afghanistan. Ma una combinazione di Iran+Russia+Cina sarebbe la più efficace nel fornire aiuti e una certa misura di controllo.
  • Logicamente, questo è sia un grosso rischio ma anche un’enorme opportunità per tutti i vicini dell’Afghanistan che includono almeno quattro paesi con profondi legami e conoscenza con l’Afghanistan: Pakistan, Iran, Russia e Cina. Ovviamente, a differenza di alcuni “portavoce” del Dipartimento di Stato, so che la Russia non ha confini con l’Afghanistan. So anche che Tagikistan, Uzbekistan e Turkmenistan li hanno (anche la Cina li ha!). Questi paesi hanno anche alcune unità speciali molto buone che sono abbastanza capaci di combattere. Ma gli “stan” dipendono comunque tutti dalla Russia per la loro sopravvivenza, e lo sanno. Mi aspetto e mi auguro che almeno russi, iraniani e cinesi siano coinvolti quanto prima in Afghanistan, se non altro per la formidabile “intelligence culturale” della loro sofisticata comunità di intelligence che include agenti e analisti (no, qualche parola di pashto combinato con un pacco di dollari non si qualifica come “lavoro di intelligence” – quella mentalità è buona solo per corrompere). Per quanto riguarda i turchi, anche loro hanno una forte “intelligence culturale”, abbastanza soldi e armi per agitarsi, sono Musulmani (anche se non Deobandi) e sicuramente si daranno da fare. Prevedo che falliranno semplicemente perché sono troppo lontani geograficamente e culturalmente. Inoltre, la Turchia non ha i mezzi per un’operazione seria e prolungata in Afghanistan.
  • Mi sembra proprio che gli inglesi abbiano capito prima questo, almeno gli elementi principali. Nessuna vera sorpresa qui (rimangono i funzionari dell’intelligence più abili dell’UE!), quindi il loro Ministro degli Esteri Raab deve tendere un “ramo d’ulivo” [in inglese] molto umiliante (e del tutto inefficace) a Russia e Cina (il tutto mentre grida a gran voce che la Russia vuole invadere l’Europa e la Cina tutta l’Asia). La Russia ha fatto qualche rumore, e forse anche i cinesi, ma queste sono semplicemente buone maniere diplomatiche. Nessuno dei due paesi accetterà mai gli Anglo-Sionisti come una forza rilevante in Afghanistan. E nemmeno gli afghani.
  • In questo momento, nessuno può veramente controllare, per non parlare di portare la pace in Afghanistan. Se almeno gli attori principali smettessero di governare il paese e non facessero assolutamente nulla, questo sarebbe un grande miglioramento: non fare del male sarebbe probabilmente il meglio che chiunque possa fare. Infine, proprio come gli ucraini, lasciamo che siano gli afghani a scegliere se vogliono un paese unificato e, se sì, di che tipo? Come potrebbe il popolo afghano esprimere al meglio la propria opinione? Lasciate che lo capiscano.
  • Il cosiddetto “problema afgano” non può essere risolto con l’attuale sistema internazionale e diritto internazionale. Proprio come l’Ucraina, l’Afghanistan è ampiamente riconosciuto come un paese totalmente artificiale. Ma come si risolve questo problema? Non si può finché chi ha creato quel sistema internazionale lo controlla ancora. Prima che la pace arrivi in Afghanistan, dovrà venire prima una serie di nuove istituzioni. Tragico, rivoltante, ma vero.

Succederà mai? Le nazioni della Zona B saranno abbastanza forti, sagge e determinate da creare nuove istituzioni internazionali? Non lo so.

Ma se non lo faranno, allora il nostro pianeta è davvero perso fino alla Seconda Venuta.

Il Saker

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Pubblicato su The Saker.is il 26 agosto 2021
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

http://sakeritalia.it/asia-centrale/afghanistan/lafghanistan-si-dimostrera-lultimo-bagliore-dellimperialismo-usa/

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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