Foto da ips-dc.org

riceviamo e pubblichiamo

Come un cerino su una balla di fieno, la variante del Sars-Cov 2 denunciata dal SudAfrica ha riacceso le politiche ansiogene dei governi mondiali. Vediamo dall’inizio il rapporto del paese africano con l’autoritario gigante Pfizer

Siamo nell’aprile del 2021. Molti governi trattano con Pfizer l’acquisto del suo vaccino, ora chiamato Cominarty, e scopriamo da The Bureau of Investigative Journalism quei particolari che il mainstream italiano non ha riportato con la dovuta completezza.
“Nelle sue negoziazioni per fornire il prodotto, Pfizer ha chiesto ai governi una protezione per indennità ad ampio raggio contro qualsiasi rivendicazione che un cittadino potrebbe presentare. Significa che se Pfizer dovesse essere citata in giudizio da qualcuno che ha subito effetti avversi dal vaccino, allora il governo, non l’azienda, dovrebbe pagare le spese legali e il risarcimento. Ciò si applicherebbe anche se il caso fosse stato avviato a seguito di atti di negligenza, frode o dolo della società. In altre trattative, Pfizer è andata oltre. […] La società ha richiesto ad alcuni governi [ndr. latinoamericani e altri, vedere nota 1] di costituire beni sovrani: riserve della banca federale, edifici di ambasciate o basi militari, come garanzia contro l’indennizzo del costo di futuri casi legali. Questo è stato riferito dall’Ufficio di presidenza a febbraio e ripreso da più di 100 organizzazioni dei media in tutto il mondo”. 
Specificatamente dal Sudafrica: “il ministro della salute sudafricano, Zweli Mkhizeha ha affermato che le clausole “rappresentavano un potenziale rischio per i nostri beni e fiscus [finanziamenti pubblici]”. Ha descritto come tale richiesta tardiva di Pfizer abbia causato ritardi nelle discussioni, che a loro volta hanno rimandato le date di consegna del vaccino. Mkhize ha dichiarato che il governo è stato “sollevato” quando Pfizer alla fine ha accettato di rimuovere la “clausola problematica” e ha aggiunto: “Come governo ci siamo trovati in una posizione precaria di dover scegliere tra salvare la vita dei nostri cittadini e rischiare di mettere i beni del Paese nelle mani di società private”.

Il Sud Africa riceve le forniture, avvia la vaccinazione, raggiunge almeno il 30 % dei cittadini. Intanto si alternano auspici mondiali di solidarietà colpevolizzanti i paesi ricchi che vaccinano ampiamente e abbandonano l’Africa. In realtà i vaccini arrivano, un pò come donazione propagandistica, un pò come acquisto, però gli africani nel complesso restano al 6% di inoculati. Qualche paese riesce a condurre la campagna con discreta efficienza altri no, ma tutti hanno il problema della diffidenza della popolazione. E’ tuttavia evidente anche ai media schierati per la vaccinazione a tappeto che il continente, in quanto a malattia e vittime, se la sta cavando meglio di tutti gli altri. Perchè? Il largo uso di ivermectina contro la diffusa Oncocercosi (cecità fluviale), la scoperta che i soggetti con una storia pregressa di malaria sono meno inclini alla reazione infiammatoria del Sars-Cov2 nonché altre specificità della popolazione e dei  comportamenti locali, hanno creato masse di persone resistenti al contagio o capaci di superarlo facilmente.

Arriviamo al fatidico 24 novembre che registra due eventi cruciali.

– Il SudAfrica chiede a Pfizer (e a J&J) di sospendere le spedizioni dei vaccini “Abbiamo oltre 16 milioni di dosi nel paese, o più di 150 giorni prima del momento della somministrazione”, ha detto mercoledì Nicholas Crisp, vicedirettore generale del Dipartimento della salute. “Non ha senso accumulare scorte e rischiare che scadano quando altri paesi sono alla disperata ricerca di rifornimenti”.

– ll Dipartimento della Salute e gli scienziati della Rete per la Sorveglianza Genomica in Sudafrica annunciano il rilevamento di una nuova variante del virus Covid-19 in Sudafrica. Conosciuta come B.1.1.529, la variante ha più di 30 mutazioni nella proteina spike.
Ecco i punti salienti del briefing. “Questa variante è solamente in S.A.? La variante è stata rilevata in Sud Africa dopo sforzi di collaborazione. Sebbene sia stata rilevata in SA, gli esperti non possono ancora dire se abbia avuto origine nel paese. Il bioinformatico e direttore del KRISP, il professor Tulio De Oliveira, ha ammonito: ‘È molto importante capire che, anche se l’abbiamo rilevata qui, non significa che questa variante provenga dal Sudafrica. La variante è stata rilevata anche in Botswana e ad Hong Kong. Secondo l’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili, finora in Sudafrica sono stati rilevati 22 casi.”

Nello spazio di 24 ore la nuova variante è stata più agilmente etichettata Omicron, è diventata lo spauracchio mondiale, casi vengono ritrovati già in vari paesi, quelli attribuiti al SudAfrica nel mainstream diventano varie migliaia, si chiudono i voli e .. il governo sudafricano lamenta di essere stato “punito” anziché “applaudito” per aver scoperto la variante.
E’ giustificato l’allarme? “Al momento non abbiamo prove definitive che questa variante sia più trasmissibile […] Alcune varianti precedenti non sono riuscite a prendere piede in alcuni paesi a causa della concorrenza di altre varianti: la beta non si è affermata nel Regno Unito, ad esempio, mentre l’alfa che si è diffusa dall’Europa, non ha mai raggiunto livelli elevati in Sud Africa. “

Se è profittevole ad ogni variante, e i virus mutano da sempre, rilanciare il panico, quando si tornerà ad essere società civili? 

nota 1. bozze di contratto non accettato tra Pfizer e Repubblica Dominicana , Albania e Perù 

nota 2. Denominata Omicron dall’OMS, in imbarazzo nell’usare la lettera X , iniziale di Xi Jinping

Di AFV

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