Guido Westerwelle è stato per diversi anni il leader del Freie Demokratische Partei, ossia dei liberali tedeschi, un partito fieramente di destra, sostenitore di una forma non temperata di ultracapitalismo, nemico di ogni forma di welfare, anche quello compassionevole della cancelliera Merkel. Grazie al successo del suo partito nelle elezioni politiche del 2009, è stato vicecancelliere e ministro degli esteri. Westerwelle era omosessuale dichiarato e si era sposato con il suo compagno nel 2010. Immagino che tra i cattolicissimi conservatori bavaresi, pur suoi alleati di governo, questo aspetto della sua vita – non esibito, ma neppure celato – non fosse particolarmente popolare, ma Westerwelle tirò dritto, godendo per questo anche di una certa popolarità. Per i giornali l’omosessualità di Westerwelle non era una notizia e comunque, se era necessario parlarne – ad esempio quando la coppia partecipò alla festa per i cinquant’anni di Angela Merkel – si usava per lui e il suo compagno l’aggettivo omosessuale, neutro.
Alice Weidel è la leader di Alternative für Deutschland, il partito di destra, dai tratti ideologi inquietanti, che è stato la sorpresa delle elezioni tedesche di quest’anno. Alice Weidel è sposata con una donna e la coppia ha due figli. Per i giornali Weidel è lesbica, senza tanti giri di parole.