Lo stesso social che nulla fa per bloccare la propaganda neofascista e poco o nulla per arginare i post razzisti dilaganti sta per introdurre uno strumento che permettera, a detta loro, di segnalare la propaganda Russa sul social.

Per Repubblica questo strumento sarà disponibile entro la fine dell’anno e in pratica consentirà agli utenti di capire se hanno cliccato “Mi piace” o iniziato a seguire account Facebook di propaganda russa

“E come diceva qualcuno, in guerra, la prima vittima è sempre la verità. Oggi più che mai, ammesso che ve ne sia una. E in un senso o nell’altro, questa guerra alla “cattiva informazione” rischia di essere un precedente pericoloso per il mondo dei media. Pericoloso perché oggi tocca alla Russia, ma domani potrebbe non essere solo Mosca il problema. La scure della censura può colpire chiunque e ci ritroveremo a dover sapere, dai social network, se una verità è certificata e una verità non lo è, e dunque se non sarà più tale” Lorenzo Vita da gli occhi della guerra

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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