Riceviamo da una nostra lettrice in Perù e pubblichiamo
Lima 28 dicembre 2017
Mobilitazione nazionale in Plaza San Martin!
Si mobilizzano i peruviani contro l’indulto a Fujimori e scendono in piazza gridando: INDULTO ES INSULTO!
Il 24 dicembre Pedro Pablo Kuczynski proclama l’indulto umanitario per l’ex presidente Fujimori.
Atto di improvvisa bontà?
Kuczynski, chiamato PPK, è accusato di corruzione! Le inchieste mettono in luce le ingenti somme di denaro ricevute dal gruppo Odebrecht nel periodo in cui l’attuale Presidente era Ministro dell’Economia.
Il 21 dicembre il Congresso per la maggioranza composto dal partito di Fuerza Popular ( partito con a capo la figlia di Fujimori, Keiko) respinge la mozione di impeachment.
Per destituire PPK sarebbero stati necessari 87 voti, ne sono mancati 8 e a questo si aggiunge che 10 parlamentari fujimoristi si sono astenuti. I parlamentari astenuti sono proprio quelli guidati da Kenji, il figlio di Fujimori.
PPK ha tentato di garantirsi il posto negoziando di nascosto l’indulto per Fujimori.
Ma chi è Fujimori?
Il cino, come viene chiamato qui, ha governato il Paese dal 28 luglio 1990 al 2000. Nel 2005 viene emanato l’ordine di cattura e condannato a 25 anni per attività di corruzione, omicidi e violazione dei diritti umani etc.
Fujimori inasprì la lotta contro Sendero Luminoso (gruppo terroristico a orientamento maoista con a capo Abimael Guzman) emanando vari provvedimenti per le operazioni anti-terrorismo e promuovendo l’azione di gruppi militari e massacrando civili.
Durante il suo governo portò avanti una campagna di sterilizzazione forzata rivolta a donne soprattutto dell’area rurale. Si parla di circa 272.000 donne sottoposte a sterilizzazione come parte di un “Programma di salute riproduttiva e di pianificazione famigliare”.
Adesso proprio “grazie” all’indulto otterrà la grazia per una serie di processi penali che magicamente verranno chiusi!
Angela Santoro
Centinaia di donne ed uomini, ex miltanti di Sendero, del MRTA e di movimenti sociali continuano ad essere incarcerati da moltissimi anni in carceri dove hanno vissuto torture, assassinii e massacri. Ad oggi vengono negati i loro diritti e perfino loro avvocati difensori vengono incarcerati. Un caso fra i tanti, lo stretto isolamento che vengono tenute donne prigioniere politiche a Piedras Gordas. Va ricordato tra i tanti Victor Polay Campos, capo del MRTA, che operato lo scorso marzo al cervello dovrebbe uscire di prigione nel 2026..
Un’ amnistia generale è una decisione dovuta per chiudere con una storia drammatica, ma passata.
Anche per loro è la giornata del 17 aprile di ogni anno di mobilitazione internazionale per tutti i prigionieri politici di tutto il mondo.