di Marta CONTINI – MovES

Abbiamo detto no al nucleare per i danni sull’ambiente e quindi alla salute umana, eppure ne siamo di fatto già vittime.

C’è un impianto nucleare in provincia di Matera.
Si chiama Itrec.
È dell’ENEA e ricordiamolo: ENEA è un ente pubblico di ricerca che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile, vigilato dal Ministero dello sviluppo economico. (da Wikipedia)

Bene, questo impianto, circa un mese e mezzo fa, è stato posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, per grave inquinamento ambientale da CROMO ESAVALENTE e TRICLOROETILENE, sostenze sono usate per il riprocessamento di barre di uranio-torio.

Riportiamo da Sassiland:

Inquinamento ambientale, falsità ideologica, smaltimento e traffico illecito di rifiuti. Sono le ipotesi di reato alla base del sequestro di alcune vasche e dello scarico a mare dell’Itrec (ex Trisaia) di Rotondella e dell’adiacente impianto ex Magnox, dismesso da alcuni decenni.
Un sequestro preventivo, reso inevitabile dalla contaminazione certificata della falda acquifera dell’Itrec, a causa dallo sversamento di sostanze chimiche (pericolose e cancerogene). A confermarlo erano stati i dati delle verifiche condotte dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpab ndr), nel settembre dello scorso anno, dopo la segnalazione – già nel 2015 – della Sogin circa la presenza di sostanze inquinanti nei pozzi sotterranei dell’impianto costruito tra il 1965 e il 1970 dal Comitato nazionale per l’energia nucleare (Cnen ndr). Diversi i valori ben oltre i limiti consentiti dalle normative di riferimento, registrati nella rete dei piezometri e riportati dalla stessa Arpab nero su bianco in una relazione datata 1 settembre 2017.

A partire dal tricloroetilene, trovato in concentrazioni fino a quasi 500 volte superiori al limite normativo previsto (703 ug/l rispetto al limite stabilito di 1,5 ug/l). In quantità preoccupanti pure il cromo esavalente (18 ug/l rispetto a una soglia massima di 5 ug/l).
Per non parlare del manganese (233 ug/l su una soglia di 50). Ma anche berilio, cadmio, tallio, vanadio e altri idrocarburi con una concentrazione di 72 ug/l a fronte di un massimo di 50 ug/l. (…)
Gli inquinanti, infatti, erano già in fase di migrazione oltre il perimetro del sito, verso il mar Jonio. Tanto che il “sospetto”, in ambito investigativo, è che l’acqua contaminata possa essere finita direttamente in mare.
Di qui il provvedimento cautelare disposto in via d’urgenza dalla Procura della Repubblica di Potenza, al fine di arrestare lo scarico nello Jonio.(…) L’indagine, condotta dai Carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico ndr) di Potenza, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati cinque persone, responsabili a vario titolo dei procedimenti di controllo e smaltimento delle acque dell’impianto.
Il cromo esavalente è una sostanza ALTAMENTE CANCEROGENA e nel caso della Itrec, è FINITO NELLA FALDA ACQUIFERA sottostante il sito nucleare. Non solo. Oltre ad aver inquinato gravemente la falda, è STATA SVERSATA IN MARE per lungo tempo.
Eppure è già noto che di cloro esavalente SI MUORE.
Ve lo ricordate il film Erin Brockovich? Una storia vera, ambientata in America dove, per una class action a seguito di GRAVISSIMI danni alla salute di un’intera popolazione, un impianto dovette risarcire con milioni di dollari le vittime proprio a causa dello sversamento in falda della stessa sostanza.
IN PIÙ, DITECI UN PO’, AVETE SAPUTO NIENTE DI QUESTO GRAVE DANNO ALL’AMBIENTE?
A noi non risultano notizie diffuse dai TG, eppure la gravità è elevatissima.
Le politiche a difesa dell’ambiente, URGONO.
Ormai su tutto il territorio nazionale è vera emergenza. Il governo di questi ultimi anni ha compiuto ogni genere di sfregio e insulto ambientale come mai si era visto prima d’ora.
Serve intervenire al più presto affinchè quelle norme vergognose vengano cancellate e si cominci a pensare a politiche di risanamento e protezione.
Potremo riconquistare ogni diritto sociale perduto, potremo ritornare ad essere un paese economicamente stabile ma se non si metterà mano SUBITO alle problematiche legate al disastro ambientale e paesaggistico, saremo comunque perduti perchè nel frattempo si sono compiuti gravissimi danni all’ambiente che ci ospita con la complicità criminale di governi che in nome del profitto hanno distrutto tutto.
Perchè quando si distrugge l’ambiente, si è distrutto anche l’essere umano che lo abita.

http://www.movimentoesseresinistra.it/blog-movimento/ambiente/2018/05/25/5770/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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