Francesco Cecchini dal blog Mondocane di Fulvio Grimaldi
Enzo Apicella
A 96 anni, fresco e all’avanguardia come un ragazzetto, è morto a Roma Enzo Apicella. Sabato verso mezzogiorno al Verano le sue esequie. Questa davvero è una gran brutta notizia e una perdita irrimediabile. Con Enzo eravamo amici strettissimi da decenni, dai miei lontanissimi tempi di Londra. Ogni tanto chiamava noi, compagni italiani, per un piatto di pasta e un bicchiere di Chianti gratis in uno dei ristoranti da lui creati all’italiana. Era prima la swinging London degli anni ’60, della liberazione dei costumi. Poi quella degli anni ’70, della rivolta politica e sociale, in cui noi latitanti ci inserimmo con la Lotta Continua inglese, che chiamammo “Fight On!”. Pochi mesi fa sgambettava con noi in un corteo contro la guerra. Ha lavorato con intelligenza, lucidità e coraggio fino all’ultimo giorno, grande architetto di spazi pubblici ludici, vignettista dal graffio lacerante, sempre dalla parte degli umiliati, offesi, combattenti. Secco e svettante, mi ricorda l’agave che dalla scogliera punta contro i marosi. Fiorisce e muore senza conoscere decadenza. Lo rimpiangeranno, tra i tanti che ha portato in palmo di mano, o punito a vergate di pennello, soprattutto i palestinesi. Dal dopo, con uno sghignazzo ai nemici e un sorriso a noi, Enzo ci ha lasciato il suo saluto.
Fulvio
Il link con una nota su Enzo Apicella pubblicata da l’AntDiplomatico è il seguente:
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-in_ricordo_di_enzo_apicella/82_25920/