Eritrean women express their joy after crossing the boarder to attend the reopening border ceremony on September 11, 2018 as two land border crossings between Ethiopia and Eritrea were reopened for the first time in 20 years at Zalambessa, northern Ethiopia. - Two land border crossings between Ethiopia and Eritrea : the eastern border between Bure in Ethiopia and Debay Sima in Eritrea, and the western border post between Zalambessa and Serha, were reopened on September 11, 2018 for the first time in 20 years, crowning a rapid reconciliation between the former bitter enemies. (Photo by Stringer / AFP) (Photo credit should read STRINGER/AFP/Getty Images)


FRANCESCO CECCHINI
Martedì11settembre, Etiopia ed Eritrea hanno riaperto la loro frontiera che era chiusa dal 1998. Dopo due decenni di conflitto e circa 80mila morti, i posti di confine sono stati riaperti. L’Etiopia e l’Eritrea hanno posto fine a due decenni di tensioni sui confini legate a un sanguinoso conflitto del 1998-2000 e hanno ristabilito le relazioni diplomatiche quest’anno, aprendo posti di frontiera e collegamenti di comunicazione. Diverse migliaia di persone da allora hanno attraversato il confine con l’Eritrea e alcuni di loro si sono stabiliti nei villaggi del nord.
Ora è stato fatto un’altro passo di pace importante. Il generale Asrat Denero, capo del comando occidentale dell’esercito etiope, ha annunciato in una conferenza stampa tenuta venerdì 14 dicembre, trasmessa dalla statale Fana Broadcasting Corporate, che stanno spostando truppe dal confine con l’Eritrea, questo 3 mesi dopo la firma della pace. Il generale del Gen. Molla Hailemariam, capo delle operazioni speciali delle forze di difesa etiopiche, che ha partecipato all conferenza stampa ha detto che la maggior parte delle forze armate è stata dispiegata lungo il confine e che la situazione è cambiata radicalmente. Tra le riforme radicali del Paese da quando il primo ministro Abiy Ahmed è entrato in carica in aprile i comandi dell’esercito sono stati ridotti da sei a quattro. Alcuni etiopi hanno visto le riforme dell’esercito come un modo per ridurre il potere di alcuni alti comandanti militari della regione del Tigray al confine con l’Eritrea. Molti appartenenti al gruppo etnico Tigray avevano assunto posizioni di vertice nei decenni trascorsi da quando la coalizione di governo assunse il potere nel 1991. Alcuni ex funzionari tigrini che fino a poco tempo avevano dominato i posti più alti nel governo avevano resistito in precedenti governi alla pace con l’Eritrea. L’Etopia è il secondo paese più popoloso dell’Africa e ha uno dei più grandi eserciti del continente ed è il più grande contributore alle missioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite.

Eritrean women express their joy after crossing the boarder to attend the reopening border ceremony on September 11, 2018 as two land border crossings between Ethiopia and Eritrea were reopened for the first time in 20 years at Zalambessa, northern Ethiopia. – Two land border crossings between Ethiopia and Eritrea : the eastern border between Bure in Ethiopia and Debay Sima in Eritrea, and the western border post between Zalambessa and Serha, were reopened on September 11, 2018 for the first time in 20 years, crowning a rapid reconciliation between the former bitter enemies. (Photo by Stringer / AFP) (Photo credit should read STRINGER/AFP/Getty Images)

ETIOPI ED ERITREI FESTEGGIANO LA PACE

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy