Il nuovo governo Bolsonaro inizia una ondata di licenziamenti nel pubblico impiego per chi professa idee, “comuniste e socialiste”.
Il governo di Bolsonaro esaminerà l’intera struttura dell’apparato del governo brasiliano per licenziare i funzionari che difendono idee, “comuniste”, ha detto Lorenzoni titolare nel Governo dell’ufficio preposto a questa operazione.

Lorenzoni ha insistito sul fatto che tutte le decisioni saranno prese con criteri “abbastanza tecnici”, che sono stati quelli proposti da ​Bolsonaro ai brasiliani nella sua campagna elettorale.

“Come dice il capitano, siamo qui per servire la società e non le ideologie”, ha detto.

Bolsonaro non erediterà il governo del PT, ma quello del golpista Michel Temer, che negli ultimi due anni e mezzo ha promosso politiche economiche neoliberiste (privatizzazioni, tagli, bollette più care, ecc) a cui i nuovi obiettivi governo di destra daranno continuità.

Rete di solidarietà rivoluzione bolivariana

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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