PARAMILITARI CONTROLLANO COLTIVAZIONI DI COCAINA.


Francesco Cecchini


La produzione di cocaina in Colombia è al massimo storico e supera il caffé come prodotto d’esportazione. Nel 2017 il volume di coltivazioni illecite è cresciuta da 146.000 a 171.000 ettari e nel 2018 ancora di più: è statò battuto il record precedente, anche se ancora non c’è un numero preciso.
Da tempo le FARC-EP hanno deposto le armi, formato un nuovo partito FARC con due esponenti nel parlamento colombiano e hanno abbandonato territori, occupati ora, innanzitutto, da paramilitari che trafficano con organizzazioni messicane, come Sinaloa e Jalisco Nueva Generación, in concorrenza tra loro, ma impegnate nell’esportazione della cocaina negli Stati Uniti, ma non solo.
Lestrazione mineraria, la lotta per la terra, i crimini dodio e la corruzione sono stati alcuni dei molti problemi atavici dei contesti rurali colombiani, dove leader sociali e difensori di diritti umani sono stati visti spesso come ostacoli o personaggi scomodi ed eliminati. Ma attualmente è linteresse dei trafficanti di droga nelle coltivazioni illecite ad aver causato lescalation di violenza. Nel 2018 e nei primi giorni dei 2019 ci sono state uccisioni sempre più numerose di leader sociali comunitari e difensori dei diritti umani, tutti finiti nel mirino di paramilitari o di cartelli di droga per il loro impegno per la sostituzione delle piante di coca con colture legali. Il 2019 è iniziato con lassassinio di un leader sociale al giorno. Secondo lIstituto di Studi per lo sviluppo e la pace, Indepaz, nel 2018 sono stati uccisi 226 leader sociali e di diritti umani. Le aree dove è maggiore la concentrazione di assassinii sono quelle storicamente controllate dalle Farc-Ep.
Molte sono le zone critiche per la cocaina. A Córdoba, la Defensoría del Pueblo l’ha denunciato già un anno fa: i paramilitari del Clan del Golfo hanno iniziato a espandersi nei territori che controllavano le FARC al fine di migliorare i loro affari nel traffico di droga e in altre economie illegali. Altre zone sono Tumaco A Tumaco, il comune con più colture ad uso illecito della Colombia, vi opera il cartello Jalisco Nueva Generación, Catatumbo e Arauca ed altre ancora,
Il nuovo presidente della Colombia Ivan Duque lo scorso settembre si è impegnato anche all’ONU con Trump di sradicare le coltivazioni illecite di cocaina, ma finora alle promesse non sono seguiti sostanziali passi in avanti. La sostituzione delle colture di coca fa parte del punto 4 della «soluzione al problema delle droghe illecite» dellaccordo finale per la «risoluzione del conflitto e la costruzione di una pace stabile e duratura» ed è un capitolo speciale della riforma rurale messa in campo per migliorare le condizioni di vita delle comunità rurali, combattendo quella povertà che spesso motiva i coltivatori a piantare coca da vendere ai trafficanti. Ivan Duque, uomo di Uribe nemico numero uno della pace, non sta applicando l’accordo, di cui si è sempre dichiarato contrario. Inoltre il rifiuto di non arrivare ad un accordo di pace con l’ELN non aiuta, anzi.

COCAINA

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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