Francesco Cecchini

L’incendio di Notre Dame a Parigi ha incendiato e continua a incendiare la rete. Alcune considerazioni critiche sono le seguenti. VI SONO STATI PROBLEMI DI MANUTENZIONE, i soldi stanziati erano molto al di sotto di quelli necessari. Il sistema antincendio e di sorveglianza non ha funzonato : strutture in legno che hanno resistito per secoli ad attacchi e rivoluzioni siano bruciate in pochi attimi. Per non parlare del sistema digitale di controllo che ha indicato che l’incendio si stava sviluppando altrove. GIA NEL 1831 VICTOR HUGO nel romanzo Notre Dame de Paris, Il gobbo di Notre-Dame in italiano, denunciò il cattivo stato di conservazione e raccontò un incendio:”Tutti gli occhi si erano alzati verso la cima della chiesa. Ciò che vedevano era straordinario. Sulla sommità della galleria più alta, ancora più su del rosone centrale, c’era una grande fiamma che saliva fra i due campanili con turbini di scintille, una grande fiamma disordinata e furiosa, di cui il vento ogni tanto si portava via un lembo nel fumo.” L’ULTIMO RESTAURATORE di Notre Dame di Parigi è stato Eugène Viollet-le-Duc che come architetto progettò la discutibile guglia che crollò lo scorso lunedì. A volte da una cosa cattiva può nascere una cosa buona. La cosa cattiva è l’incendio della cattedrale, la cosa buona potrà essere la progettazione e la costruzione di una bella guglia. Eugène Viollet-le-Duc restaurò molti edifici in Francia con architetture anche discutibuli ed altre molto buone, la cittadella fortificata di Carcassonne, per esempio. I FRANCESI hanno costruito cattedrali Notre Dame in tutte le loro colonie. Notre Dame d’Alger, Notre Dame de Sai Gon ed altre. VA RICORDATO CHE A VOLTE I FRANCESI hanno distrutto patrimonio storico architettonico. Un esempio poco conosciuto, ad Ha Noi la Pagoda Con Una Sola Colonna venne distrutta dai francesi nel 1954 e fu ricostruita dopo l’indipendenza dai vietnamiti. LE INGENTI DONAZIONI raccolte per ricostruire Notre Dame stanno ottenendo critiche. Philippe Martinez segretario generale della CGT ha affermato: “Ignorata l’emergenza sociale.” In Francia esistono, sfruttamento, disoccupazione e povertà. CONCLUSIONE. Bruciare le chiese, indivuduate giustamente con il potere borghese, è stata un’antica parola d’ordine degli anarchici, messa in pratica nella Guerra Civile Spagnola con la distruzione di moltissime chiese. Non è questo il caso di Notre Dame di Parigi

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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