Jenny e Karl Marx

Francesco Cecchini


“Non c’è felicità senza rivolta” Jenny Marx rivolta a Friedrich Engels, all’incirca nel 1845; frase riportata nel film “Il Giovane Marx” del 2016.
Jenny von Westphalen fu ben presente anche negli ultimi mesi della vita di Karl Marx. Nel pieno dell autunno freddo, umido e piovoso del1881 avevano viaggiato da Londra a Parigi per lultima visita di Jenny malata di cancro terminale alla figlia maggiore, Jenny Caroline, che viveva con il marito, Charles Longuet, ad Argenteuil. Le due Jenny avevano entrambi il cancro, al fegato la madre, alla vescica urinaria la figlia. L incontro non fu triste, anzi. Jenny la moglie di Marx era una donna solare che non perdeva mai il sorriso, la leggerezza e la voglia di scherzare. Karl e le due Jenny ricordarono i momenti belli della loro vita trascorsa, il matrimonio, la nascita della prima figlia e degli altri figli. Sapevano di volersi bene, di stimare quello che fanno ed avevano fatto. Sapevano che il ricordo continuerà per sempre, che la storia ricorderà. Nel giro di poco tempo moriranno tutti e tre, Jenny a Londra il 2 dicembre 1881, Jenny Caroline l 11 gennaio 1883 ad Argenteuil, Karl sempre a Londra il 14 marzo 1883. La morte ed il suo pensiero, però, restarono lontani da quella casa alla periferia di Parigi. Rivissero invece innumerevoli episodi di una vita fuori del comune, che li rendevano orgogliosi. La visita durò pochi giorni, dopo il ritorno a Londra la moglie morì e Marx, oltre alla tristezza ed il dolore, si ritrovò con i polmoni malati di tutte le malattie polmonari possibili: pleurite, bronchite, polmonite. Era talmente ammalato che non potè partecipare ai funerali di Jenny. Terminò il 1881, le feste di fine anno senza la moglie furono deprimenti; arrivarono gennaio e febbraio del 1882, ma non ci fu nessun miglioramento e i medici inglesi che lo avevano in cura consigliarono un soggiorno ad Algeri dove il clima poteva aiutare una guarigione. Non sapevano che ad Algeri gli inverni ed anche gli inizi di primavera sono piovosi ed umidi, a volte perfino nevica. Sarebbe stato più opportuno consigliare il deserto del Sahara, dove il caldo secco era adatto ad uno che aveva i polmoni malati. Anche Batna o Biskra sarebbero state più indicate che quella parte della costa algerina, ma gente che non si era mai mossa da Londra, Manchester od Edimburgo credeva che lAfrica fosse tutta sole e calore. Il parere dei medici inglesi vide d accordo Engels ed i famigliari, anche loro ignoranti del clima di Algeri. A Marx non restò che partire. Il viaggio ad Algeri iniziò a Parigi alla Gare de Lyon ed iniziò male. Durante la notte il treno si ruppe un paio volte, a Cassis e a Valence dove faceva un freddo cane e tira vento. Marx tossiva disperatamente e lunico rimedio fu bere l’ acquavite che aveva portato con sé. Riscaldato dall alchol, uccise il tempo guardando delle foto delle moglie morta da due mesi. Il ricordo di lei lo accompagnò nel viaggio notturno. “Jenny von Westphalen la più bella ragazza di Treviri, una bruna dagli occhi verdi …nessun lavoro d arte è più bello di lei …”,così Karl scriveva al padre, i primi tempi dellamore nel lontano 1836. Mai la passione di Karl per Jenny diminuì; nel 1842 scrisse ad un amico, Arnold Ruge: Posso garantirvi, senza alcun romanticismo, che sono innamorato dalla testa ai piedi, e molto seriamente Ha nelle tasche, oltre le foto, anche una lettera che nel lontano 1856 scrisse da Manchester a Jenny che si trovava, allora, a Treviri, dalla madre. Mia piccola cara, ti scrivo nuovamente perché sono solo e perché sono tormentato dal fatto di dialogare di continuo con te nella mia testa, senza che tu ne sappia niente, senza che tu mi possa capire e rispondere…e trovo che i miei occhi, abituati alla luce della lampada e al fumo, sono capaci, malgrado tutto, di creare unimmagine, non solo in sogno ma anche quando sono aperti. Tu sei davanti a me in carne ed ossa, e io ti tengo fra le mie mani. Ti abbraccio dalla testa ai piedi e cado in ginocchio e cado in ginocchio davanti a te e mormoro: Signora vi amo…Una momentanea assenza è utile… Grandi passioni, che per la vicinanza del loro oggetto, la forma di piccole abitudini, crescono e riacquistano la loro dimensione naturalein virtù dellazione magica della lontananza. Così capita al mio amore… Il mio amore per te, dal momento in cui ti allontani, appare per quello che è: gigantesco, ed è in lui che convengono tutta l energia del mio spirito e tutti gli impulsi del mio cuore Mentre guardava vecchie foto e leggeva e rileggeva la lettera di una trentina di anni fa, pensava che il loro fosse stato uno straordinario amore,che superò momenti di grande miseria,una vita nomade,unespulsione dopo laltra, Bonn, Parigi, Bruxelles, poi ancora Parigi ed alla fine Londra, le difficoltà della lotta politica, il sacrificio di studiare e scrivere in condizioni difficili e lutti terribili come la morte di tre bambini. La moglie gli diede 6 figli con nome ed uno senza in una dozzina d anni.Un buon ritmo di procreazione anche per quei tempi. Le figlie Caroline, Laura ed Eleanora erano ancora vive; Edgar, Henry Edward e Franziska sono i nomi dei 3 bambini morti. Marx pensò anche al settimo figlio, nato e morto nel luglio del 1857 e rimasto senza nome e a Friedrich, amato come tutti gli altri, ma avuto da Elena Delmuth, chiamata anche Lenchen, una donna bionda e robusta della campagna tedesca,che condivise con la famiglia Marx un lungo tempo di povertà nera senza voler mai essere pagata. Una di famiglia, una seconda mamma per i figli, un amica per Jenny ed unamante per Karl con il quale fece quel bambino. Il sentimento che ora Karl ricordava fu affetto ed ancora di attrazione ma non passione. Far lamore con Lenchen non fu un tradimento, ma un gesto di calore in tempi di fredda miseria, che Jenny accettò e perdonò, anche se gelosa.
Nel 2018 la casa editrice spagnola El Desvelo Ediciones ha pubblicato Breves Escenas de una Vida Agitada de Jenny Marx. Brevi Scene di una Vita Agitata è l’unico documento scritto da Jenny Marx. Jenny e Karl si fidanzarono nel 1836 e si sposarono nell’ottobre del 1843, trasferendosi a Parigi e poi in Belgio. Jenny è stata fin dall’inizio un importante interlocutore intellettuale di Marx, con cui ha avuto sette figli, quattro dei quali sono morti da bambini. Ha sviluppato la sua partecipazione politica più attiva sia nella Lega dei Giusti che nell’Unione dei lavoratori tedeschi tenendo lezioni e organizzando incontri. All’inizio del marzo 1848, la polizia belga arrestò Karl con un ordine di espulsione. Marx tornò a Parigi, poi tornò in Belgio, per finire espulso di nuovo a Londra nel 1848. Dal 1849-1850 vivevano in condizioni difficili, che le dispute politiche, la sorveglianza della polizia e le molestie hanno dovuto aggiungere più sordide pene della povertà, sfratti e vessazioni nei confronti dei creditori. La cosa peggiore era la morte di molti dei suoi figli in tenera età. Dal 1851 l’aiuto finanziario sistematico di Engels, un grande amico della famiglia, alleviò in parte le sue disgrazie.
La storia di questa vita in comune è ciò che descrive Brevi Scene di una Vita Agitata, che non è stato ancora tradotto e pubblicato in Italia.

CARTA D’IDENTITA’ Titolo: Breves escenas de una vida agitada Autrice: Jenny Marx Prologo:Eva Gallud Jurado Editore: El Desvelo Ediciones Collana: Altoparlante Luogo: Santander, Spagna Data: 2018 Pagine: 91 Prezzo: Euro 16 su Amazon

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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