Il riscaldamento globale sta creando un vero e proprio apartheid climatico con 120 milioni di poveri in più entro il 2030. È il nuovo allarme lanciato dall’Onu, secondo cui i cambiamenti climatici stanno annullando gli ultimi 50 anni di sviluppoin termini di salute globale e riduzione della povertà.
Secondo le Nazioni Unite, anche se verranno raggiunti gli attuali obiettivi di riduzione delle emissioni, decine di milioni di persone diventeranno sempre più povere e cercheranno di lasciare i loro paesi d’origine per sfuggire alla fame
I cambiamenti climatici avranno il maggiore impatto sui paesi più poveri e ciò potrebbe gravare su altre 120 milioni di persone da qui al 2030.
Anche nello scenario migliore di unaumento della temperatura di 1,5 ° C entro il 2100, le temperature estreme raggiunte in molte aree del pianeta metteranno in ginocchio le popolazioni già svantaggiate, con redditi sempre più bassi e un generale peggioramento della salute. In molti saranno costretti a scegliere tra fame e migrazione.
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