Il Comitato di coordinamento siriano-russo per il ritorno dei rifugiati ha sottolineato, ieri, in una dichiarazione che i requisiti per risolvere la crisi in Siria consistono nella totale espulsione dei restanti gruppi terroristici, nella partenza delle forze straniere che si trovano illegalmente nel paese arabo, nel ritorno degli sfollati alle loro case, il rispetto della sovranità nazionale e il lavoro per ricostruire il paese.

Nella nota, inoltre, il suddetto comitato ha denunciato che gli Stati Uniti e i loro alleati impediscono il processo di rimpatrio degli sfollati siriani che hanno lasciato le loro case a causa del terrorismo.

“La presenza illegale di truppe statunitensi nel territorio siriano è la principale causa della destabilizzazione delle aree da loro occupate”, si legge nella nota, rilasciata dopo una riunione dello stesso comitato presso la sede del Ministero dell’Amministrazione locale e dell’ambiente di Siria.

In questo stesso contesto, il comitato ha affermato di accogliere con favore qualsiasi sforzo di sviluppo di un piano, in collaborazione con i rappresentanti della Mezzaluna rossa araba siriana (SARC), per evacuare gli sfollati dal campo Al-Rukban, situato nel sud-est della provincia siriana di Homs, al confine con la Giordania.

Dopo aver indicato che il numero di sfollati che rientrano attraverso il confine tra Siria e Giordania continua a crescere, la dichiarazione aggiunge che l’aumento del numero di rimpatriati in Libano mostra l’efficacia delle misure adottate dal governo del presidente siriano , Bashar al-Assad, in modo che i siriani possano godere di una “vita sicura” nella loro patria.

In un’altra parte del comunicato, il Comitato di coordinamento siro-russo ha invitato la comunità internazionale a revocare le sanzioni occidentali imposte a Damasco, che, aggiunge, impedisce l’invio di aiuti umanitari ai bisognosi.

Di fronte ai tentativi di Washington di ostacolare gli sforzi del governo siriano per porre fine alla crisi nel paese arabo, Damasco ha affermato che non cederà mai all’assedio degli Stati Uniti.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-mosca_e_damasco_gli_stati_uniti_sono_la_principale_causa_di_destabilizzazione_in_siria/82_29668/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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