Edoardo Salzano, urbanista e comunista


Francesco Cecchini


All’età di 89 ci ha lasciato il compagno Edorado Salzano.
Edoardo Salzano è stato molte cose, ingegnere urbanista, professore di urbanistica allUniversità Iuav di Venezia, autore di molte pubblicazioni, amministratore comunale e regionale, presidente dell’Associazione eddyburg, ma innanzitutto è un militante comunista, ultimamente in Potere al Popolo. Veniva dallesperienza di consigliere comunale del PCI a Roma, poi a Venezia, sempre con il PCI. Sempre in prima linea poco tempo fa in piazza a sedie a rotelle contro le grandi navi a Venezia. Di Venezia scrisse in un articolo pubblicato da Berlin 89 nel giugno di quest’anno da con il titolo significativo: IL MAL GOVERNO DISTRUGGE VENEZIA E LA SUA LAGUNA, dove mette in luce le devastazioni ambientale, che stanno distruggendo la città. Del famigerato Mose ha scritto: ” …mentre il Comune di Venezia elaborava, attraverso un gruppo di studiosi (con la direzione scientifica di Andreina Zitelli e il coordinamento politico-amministrativo di Luigi Scano) una proposta fortemente guidata dalla visione ecosistemica del problema, il ministro Franco Nicolazzi (PSDI) affidava la salvaguardia di Venezia al Consorzio Venezia Nuova (CVN), un consorzio privato di imprese vocate e interessate alla scelte di soluzioni finalizzate alle opere edilizie anziché alla tutela dellambiente…..La proposta sistemica del Comune fu sopraffatta dalla logica speculativa e meccanicista rappresentata dal Mose e dallaffidamento dei poteri di progettazione, realizzazione e gestione a un consorzio privato di imprese afferenti al settore delle costruzioni. Il MoSE si presentava come un grosso affare, e così è stato…. La spesa per il MoSe è attualmente valutata in 5.500 milioni di euro e lopera non è ancora finite. A questi si aggiungono i costi di esercizio e di manutenzione stimati in 100-130 milioni allanno. Lonere é ulteriormente aggravato dal fatto che non è per nulla sicuro che il sistema progettato sia realmente attivabile senza rischi ancora maggiori di quelli dellalta marea eccezionale.Esistono infatti notevoli dubbi mai fugati, sulla tenuta delle cerniere che legano i portelloni mobili al basamento e sulla capacità del sistema di far fronte alle maggiori altezze marine dovute ai cambiamenti climatici.”
Personalmente ho conosciuto Edoardo Salzano ascoltandolo qualche volta allUniversità Iuav di Venezia. In una lettera aperta, Caro sindaco parliamo di città bene comune, l’ho proposto ad un sindaco: ” In Italia e nel mondo avanza e cresce un movimento che rivendica e lotta per la città bene comune. Qual è il significato di queste tre parole? Brevemente. La nota di spiegazione riprende parole di Edoardo Salzano, architetto, urbanista e militante comunista. Nonostante abbia 82 anni, Eddy come lo chiamano gli amici,
potrebbe essere inviato da Lei per un incontro di qualità su Città e territorio beni comuni da non
consumare.” La mia lettera è stata pubblicata sul sito del comune.
Tra i suoi molti libri, è molto interessante è Memorie di un urbanista (2010), in cui racconta passioni e patemi, una lotta continua, spesso sconfitta ma non rassegnata né domata. Edoardo Salzano ci ha sempre ricordato, nella città del buon governo, dove gli spazi siano davvero comuni, cè invece giustizia, cè la possibilità di una comunità solidale e includente. Cè, insomma, unaltra politica.
Che la terra ti sia lieve, compagno Edoardo Salzano!

Edoardo Salzano nel suo studio

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Un pensiero su “E’ MORTO IL COMPAGNO EDOARDO SALZANO.”

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