Alle 19:30 di ieri Trump ha annunciato grandi notizie in arrivo dalla Turchia. Quali?
USA e Turchia hanno raggiunto l’accordo per un cessate il fuoco di 120 ore.
Le condizioni per questa tregua sono però terribili e inaccettabili per i curdi.

Prevedono infatti:

  • Il ritiro delle YPG e delle YPJ dalla Siria del Nord (parliamo di 20.000 uomini e donne in armi);
  • L’avanzata turca, senza dare battaglia, in una fascia di 32km, andando dunque a occupare molte città curde (Kobane, Qamlishi);
  • I curdi di fatto sono costretti ad andar via dalla loro terra e si trasformano in rifugiati;
  • Washington toglierà le sanzioni contro Ankara una volta che l’invasione turca sarà terminata e la situazione sarà tornata alla “normalità”.

Trump ha detto che solo 3 giorni fa un simile accordo sarebbe stato impossibile. In realtà con questa tregua Erdogan otterrebbe tutto quanto sempre desiderato: una zona cuscinetto di 32km e la sostanziale pulizia etnica del Rojava.
Chi poi sostituirà i curdi sarà niente poco di meno che la gente di Al Nusra, al Quaeda e i famosi “moderati” del Free Syrian Army, cioè la fanteria di Erdogan.

Intanto, giusto per, malgrado l’annuncio della tregua, continuano i bombardamenti turchi su Sere Kaniye, come informa Rojava Information Center.

Questo non è un cessate il fuoco. Pence, inviato di Trump, ed Erdogan si sono messi d’accordo sulla resa dei curdi.
E non è possibile accettare alcuna resa.
Rafforziamo la solidarietà internazionale! Serve come non mai la mobilitazione dei popoli del mondo!

Potere al Popolo

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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