Solo 100 aziende firmeranno la condanna a morte dell’umanità. Tutto qui. Cento consigli di amministrazione pieni di sociopatici. Ma ritornerò su questo tra un momento.

Nelle ultime settimane, gli attivisti del clima [in inglese] di New York hanno bloccato il traffico pedonale a Wall Street fingendosi morti, coprendosi di sangue finto e stendendosi per terra. Altri attivisti a Washington DC, hanno bloccato gli incroci usando una varietà di tattiche, bloccando il traffico e facendo incazzare un sacco di gente. Sembra chiaro che quando si tratta della nostra imminente estinzione, praticamente non interessa a nessuno, a meno che non debba stare in mezzo al traffico per 10 minuti in più. A quanto pare non c’è niente che turbi gli americani più che rimanere bloccato in macchina, muovendosi appena, completamente incapace di raggiungere quel lavoro che odiano tanto.

Ed è per questo che queste sono le proteste efficaci — quelle che interrompono il flusso del capitalismo, non le marce colorate dove ci presentiamo tutti per due ore mentre i politici, che in apparenza stiamo cercando di influenzare, vanno a giocare a golf. Non sto dicendo di non partecipare alle marce pacifiste, sto solo dicendo che ai nostri governanti non importa che tu l’abbia fatto. È come quando vesti il tuo bambino in costume: non sto dicendo che devi fermarti, ma lo stai facendo solo per te stesso. Alla élite dominante, come al tuo bambino, non gliene frega niente.

Ma visto che voglio farmi benvolere, ecco un punto per quelli di voi a cui non frega un cazzo della crisi climatica. Le aziende che stanno rovinando la tua vita, contaminando la tua acqua, inquinando la tua aria, comprando il tuo bar preferito e trasformandolo in una stazione di servizio, succhiando i soldi delle tasse attraverso le sovvenzioni, e tutto il tempo pagando i loro dipendenti una calda lattina di scoregge all’ora — quelle aziende sono le stesse che creano la catastrofe climatica.

In realtà, The Guardian [in inglese] ha riferito che appena 100 compagnie sono responsabili del 71% delle emissioni globali di gas ad effetto serra. Queste includono Exxon Mobil, Saudi Aramco, Shell, carbone cinese e russo, Chevron, BP, CNPC, ConocoPhillips, Gazprom, Lukoil, Total, Petrobas e molte altre.

Cento imprese incredibilmente ricche e potenti ma moralmente fallite e compromesse. Tutto qui.

C’è di peggio. Il rapporto della Carbon Majors [in inglese] ha rivelato che più della metà di tutte le emissioni industriali negli ultimi 30 anni sono state emesse da appena 25 entità aziendali e statali. Venticinque aziende ci stanno uccidendo, soffocandoci, rubando il nostro futuro mentre ci strozzano (e non il divertente tipo di strangolamento consensuale fatto in camera da letto. Questo è il brutto tipo di soffocamento che porta siccità e uragani e blocca il vostro cane in cima ad un albero!).

In pratica, un piccolo numero di sociopatici prende le decisioni che ci stanno attualmente coinvolgendo tutti, e per quanto mi piacerebbe dirvi il contrario, quelle persone non si accorgono nemmeno se tutti marciamo fuori con cappelli colorati. Le marce sono un po’ come quelle cose “vota la tua esperienza” negli aeroporti e nei ristoranti, con pulsanti a colori giganti che dispongono di quattro scelte, che vanno da una faccina sorridente fino alla temuta faccia accigliata. Odio fare il cospiratore, ma sono sicuro all’ 84% che quei bottoni non siano collegati a niente. I potenti sanno solo che ti senti meglio se pensi di aver dato la tua opinione. Anche se dirò che l’ultima volta che ho “valutato la mia esperienza”, in realtà ho ricevuto una risposta dalla sicurezza dell’aeroporto. Ero solo a metà strada, intento a cagare sulla faccia accigliata, quando si sono presentati dei tizi armati.

Il punto è che le uniche proteste che creano cambiamenti sono quelle che interrompono il flusso degli affari, altrimenti queste società non si arrenderanno facilmente. Troppi profitti sono in ballo per loro per decidersi a fermare la loro prolungata esecuzione della razza umana.

L’articolo del Guardian continua: “le compagnie di combustibili fossili hanno rischiato di sprecare più di due trilioni di dollari nel prossimo decennio perseguendo progetti di carbone, petrolio e gas che potrebbero essere inutili di fronte all’azione internazionale sul cambiamento climatico e i progressi nelle energie rinnovabili – ponendo a loro volta minacce sostanziali sui rendimenti degli investitori.

Hanno scommesso duemila miliardi di dollari sul continuare ad usare i combustibili fossili, anche se la società collassasse. Quindi non hanno solo un cane in gara, hanno un dannato elefante che cavalca sopra un T.Rex che cavalca sopra Mike Pompeo (si può sostenere che un tale animale non se la caverebbe bene in una corsa, ma è innegabilmente una bestia significativa da avere in questo contesto).

E mi rendo conto che per l’americano medio — la normale persona spellata, che cerca di dar da mangiare ai bambini, portare a spasso i cani e far stare zitto il nonno per un secondo — il cambiamento climatico non è la sua preoccupazione principale. Ma la verità è che i tuoi problemi quotidiani sono collegati alle stesse società che stanno causando la più grande minaccia esistenziale che noi scimmie paffute abbiano mai affrontato. Gli alti dirigenti di queste organizzazioni controllano (possiedono) i nostri governi, e quindi le nostre vite quotidiane.

Come scrive [in inglese] Tamara Pearson per Common Dreams, “gli amministratori delegati che prendono queste decisioni calcolate sono degli arroganti parassiti con un feticcio fallace, che considerano la ricchezza come un gioco, di cui si dichiarano vincitori quando hanno ricchezze con più zeri di intere nazioni, mentre calpestano il nostro habitat magico nella loro corsa alla ricchezza. … Elitisti imboccati, così bianchi e maschi e ricchi da non essere toccati dai problemi che creano”.

Anche se amo l’analisi di Pearson, lei si sbaglia su una cosa. Questi parassiti non sono solo bianchi e maschi. Come il Presidente Obama ha sottolineato [in inglese] l’anno scorso in un discorso: “la produzione di energia americana, potresti non saperlo, è andata su ogni anno che ero presidente. E sapete… all’improvviso l’America è diventata il più grande produttore di petrolio … e c’ero io, gente”.

Il nostro ex presidente è davvero orgoglioso del fatto che ci abbia aiutato a mettere il chiodo nella bara. Quando l’élite del governo non pensa che tu stia prestando attenzione, si vantano dei loro crimini, nello stesso modo in cui io o te ci sediamo in privato e diciamo: “amico, non crederesti a quanta erba ho fumato ieri sera”. I nostri potenti se ne stanno seduti a vantarsi “amico, non crederesti a quante norme ho violato ieri sera”.

Le 100 società che ci soffocano attivamente in una coperta di emissioni di riscaldamento globale sono le stesse che controllano il nostro governo. Hanno avvolto i loro tentacoli intorno ai nostri politici, alle agenzie di controllo e al sistema giudiziario. Ora è un grande ammasso di schifezze porno, incestuoso e ossessionato dai soldi,  e tu ed io non ne facciamo parte. Noi siamo carne da cannone, danni collaterali, esche.  Finché non fermeremo queste compagnie, la data di scadenza della razza umana è scolpita nella pietra.

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Articolo di Lee Camp pubblicato su TruthDig il 15 ottobre 2019
Traduzione in italiano di Pappagone per SakerItalia

[le note in questo formato sono del traduttore]

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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