Il leader della Lega non si è mai scusato con la famiglia Cucchi, e ai microfoni di Fanpage, ha commentato così la condanna dei due carabinieri Di Bernardo eD’Alessandro: “Sono vicinissimo alla famiglia, la sorella l’ho invitata al Viminale. Se qualcuno ha usato violenza ha sbagliato e pagherà. Questo testimonia che la droga fa male, sempre e comunque. E io combatto la droga in ogni piazza”. Un’affermazione che gli è costata la querela

Ilaria Cucchi presenterà una querela per le affermazioni fatte dall’ex ministro Matteo Salvini dopo la sentenza con cui la Corte d’Assise ha condannato cinque carabinieri, due per omicidio preterintenzionale, in relazione alla morte del fratello Stefano. Il leader della Lega non si è mai scusato con la famiglia Cucchi, e ai microfoni di Fanpage, ha commentato così la condanna dei due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro: “Sono vicinissimo alla famiglia, la sorella l’ho invitata al Viminale. Se qualcuno ha usato violenza ha sbagliato e pagherà. Questo testimonia che la droga fa male, sempre e comunque. E io combatto la droga in ogni piazza”. Ilaria Cucchi ha poi fatto sapere che con il suo legale e compagno Fabio Anselmo, stava valutando l’ipotesi di querela nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Ipotesi poi concretizzatasi oggi.

Le parole di Ilaria Cucchi


Facebook non oscura “i commenti ed i post di insulti e minacce e falsità che, molto bene organizzati, sono comparsi sui social dopo la presa di posizione pubblica dell’ex Ministro dell’Interno”, ha scritto Ilaria Cucchi in un post su Facebook, aggiungendo: “mi piacerebbe tanto che l’attuale Ministro dell’Interno sostituisse la costituzione di parte civile fatta proprio da Salvini con la propria. Non sono un avvocato ma forse potrebbe essere possibile”.

Il signor Matteo Salvini non può giocare sul corpo di Stefano Cucchi. Non posso consentirglielo.
Questo era il suo volto quando io ed i miei genitori lo vedemmo all’obitorio il 22 ottobre del 2009. Questo era quel che rimaneva di Stefano. Dei suoi diritti. Della sua dignità di essere umano.
Immagino che questo post verrà oscurato da Facebook perchè idoneo ad urtare la sensibilità di qualcuno mentre, viceversa, non vengono oscurati tutti i commenti ed i post di insulti e minacce e falsità che, molto bene organizzati, sono comparsi sui social dopo la presa di posizione pubblica dell’ex Ministro dell’Interno. Lo devo a mio fratello. Lo devo a mia madre che, pur estremamente sofferente, ha trascorso tutta la giornata del 14 novembre scorso in attesa di una sentenza che ci rendesse giustizia. Lo devo a mio padre la cui fiducia nello Stato ha fatto sì che compisse il sacrificio più pesante che si potesse chiedergli: denunciare il proprio figlio, da morto e dopo averlo visto in queste terribili condizioni, per la sostanza stupefacente trovata a casa sua.
Stefano Cucchi ha sbagliato ed avrebbe dovuto pagare ma non morire in quel modo. Il giorno in cui viene pronunciata la sentenza ha il coraggio di dire quelle parole come se fosse al bar e parlasse ai suoi amici?
Sono solo una normale cittadina ma non posso fare altro che querelarlo.
Mi piacerebbe tanto che l’attuale Ministro dell’Interno sostituisse la costituzione di parte civile fatta proprio dal sig. Salvini con la propria. Non sono un avvocato ma forse potrebbe essere possibile.
Ed ora che i leoni da tastiera si scatenino pure con le loro menzogne sempre più raffinate e costruite ad arte.
Io vado avanti

Stefano Cucchi, condannati a 12 anni i due carabinieri
I due militari Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro sono stati condannati in primo grado a 12 anni per omicidio preterintenzionale nel processo per la morte di Stefano Cucchi. La sentenza è arrivata dopo oltre dieci anni il pestaggio consumatisi del geometra romana. Il reato contestato: omicidio colposo. Francesco Tedesco, che denunciò il pestaggio, imputato al processo, è stato condannato a due anni e sei mesi per falso ed assolto dall’accusa di omicidio

https://www.fanpage.it/attualita/cucchi-la-sorella-querela-salvini-per-le-parole-del-leader-della-lega-dopo-sentenza/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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