Voi sapete chi è Chiara Biasi? Io fino a ieri sera, no.
È una influencer (così pare) con un profilo da 2.5 milioni di follower su Instagram. Ieri è stata protagonista di uno scherzo delle Iene e in un momento di rabbia ha detto che lei per 80.000 euro nemmeno si alza dal letto e si pettina i capelli.
Sono rimasto senza parole.
E ho pensato che il 90% dei suoi coetanei, con una laurea, un master e un dottorato in tasca, si alzano ogni mattina per 900 euro al mese e magari si sparano 100 kilometri al giorno per andare a lavoro, o a fare l’ennesimo tirocinio, o in fabbrica alla catena di montaggio, o a rispondere al telefono di un call center per cercare clienti a una multinazionale.
E penso che il mondo sia profondamente ingiusto e disuguale.
Girano tanti soldi in questo nuovo mondo degli influencer, spesso senza che si capisca quali siano meriti e capacità di chi li riceve. Sono soldi che girano grazie ai click che fate stesi sul divano, o in metropolitana, o nei momenti in cui non siete impegnati a guadagnarvi stipendi molto meno sfavillanti di questa ragazza.
È chiaro ormai che il legame tra lavoro, produzione e ricchezza si è spezzato. Ed è quindi altrettanto chiaro che la ricchezza non può essere redistribuita soltanto attraverso il lavoro, i salari e i diritti.
È tempo di immaginare un mondo diverso e tocca a noi farlo.
Resta pure a dormire, cara influencer, che il mondo lo cambieranno gli altri, quelli che al mattino si alzano anche per 300 euro al mese.

Nicola Fratoianni

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Un pensiero su “Chiara Biasi, frutto di un Italia senza più valori”

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