Francesco Boezi

Le violenze non possono che essere segnalate. E quello che sta accadendo in Francia in relazione alla riforma del sistema pensionistico merita di essere portato all’attenzione di tutti. Dalle questioni giuridiche si è passati ad analizzare soprattutto i fatti di piazza. La cassa di risonanza di Parigi non basta più: l’eco di quelle che vengono ritenute prepotenze perpetrate dalle forze dell’ordine travalica i confini europei. Pure perché i filmati (guarda) inerenti ad azioni, che a detta di molti corrispondono delle vere e proprie reazioni sproporzionate, aumentano di numero di giorno in giorno. La polizia transalpina è stata anche richiamata in via ufficiale dalle istituzioni.

Le responsabilità sono difficili da distribuire. I gilet gialli, con qualche interferenza dei black bloc, stanno promuovendo una protesta che ha di fatto interrotto il normale corso delle attività pubbliche. Gas, fumogeni, blocco delle strade: i mezzi utilizzati sono canonici per una protesta nazionale, sì, ma producono effetti. Il caos è dilagante. I sindacati fanno la loro parte. Dal sistema dei trasporti a quello scolastico: è il periodo più difficile per Emmanuel Macron. Il leader di En Marche! non ha modificato di una virgola il suo progetto, limitandosi a gestire una situazione che può comportare in prospettiva un collasso elettorale. Ora anche i cattolici hanno deciso di esprimere un palese malessere. La riforma interessata dalle rimostranze dei fedeli, in quel caso, riguarda la bioetica. Persino l’episcopato, che si era schiacciato sul macronismo trionfante, ha inoltrato un comunicato piccato. La crisi politica dei progressisti, che deve tenere conto anche di questi altri aspetti, è pervasiva.

Continua…

https://it.insideover.com/politica/francia-scoppia-il-caso-delle-violenze-della-polizia.html

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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