Herero in catene


Francesco Cecchini


Il genocidio è un atto criminale premeditato, organizzato sistematicamente e messo in atto con lobiettivo di sterminare delle comunità civili mirate, scelte in base a criteri di nazionalità, razza o religione. Ryzard Kapuscinski
Chi non sa ricordare il passato è condannato a ripeterlo Georges Santayana Una frase simile è scritta anche in un muro di Auschwitz.
Tra pochi giorni cade la Giornata della Memoria della Shoah, che si celebra il 27 gennaio. Sono trascorsi 75 anni da quando lArmata Rossa entrava nel campo di sterminio di Aushwitz, Oswiciem in polacco, e liberava i prigionieri superstiti. In quel giorno emerse in tutta la sua crudeltà quello che era accaduto di atroce in quel campo di sterminio. Il mondo scopriva lorrore dellOlocausto. Con lavvento del nazismo di Hitler in Germania (1993/1945) venne avviato lo sterminio del popolo ebraico in Europa. Le vittime di questo immane olocausto sono calcolate in oltre in oltre 6 milioni di persone, la gran parte di loro morta nei campi di sterminio. Durante questo periodo non furono sterminati solo ebrei, ma anche quei gruppi non conformi al disegno nazista di purezza e perfezione della razza ariana: rom, omosessuali, neri, malati di mente, comunisti, slavi e via dicendo. Tutti quei gruppi erano definiti untermenschen, sotto persone. Tra il 1941 ed il 1945 nei campi di concentramento e di sterminio istituiti dal regime nazionalsocialista morirono, compresi gli ebrei, tra i dieci e i quattordici milioni di persone.
É giusto che accanto alle vittime della follia nazista, nel Giorno della Memoria si ricordino anche le vittime di tutti i genocidi che invece sono stati dimenticati o non ricordati come dovrebbero. Per esempio il genocidio del popolo armeno, quelli del colonIalismo e fascismo italiani in Africa: Libia, Eritrea ed Etiopia, i genocidi in Asia: in Indonesia nel periodo 1965/1967, quasi un milione di comunisti indonesiani furono eliminati dalle forze governative aiutate da squadroni della morte, e il genocidio a Timor Est provocato dall’invasione indonesiana.
Il genocidio dei popoli herero e nama fu il primo del 900. Tra il 1884 ed il 1908 la colonia tedesca,ora Naimbia, fu il laboratorio per la creazione di campi di concentramento e la sperimentazione delle prime forme di eliminazioni di massa. Il piu famigerato campo campo di concentramento fu il Konzentrantionslager auf der Haifishensel vor Luderritzbucht nell isola di Shark, dove si registrò un taso di mortalità del 70%. Per il clima inospitale, freddo, la malnutrizione, le violenze fisiche e gli stupri, fu denominato Todesinsel, lisola della morte. Questi due popoli, herero e nama furono sterminati per essersi ribellati, coraggiosamente ed in armi, infliggendo perdite, contro linvasore tedesco. Significative sono le parole di Lothar Von Trotha, inviato con 20000 soldati per una vera e propria azione di annientamento, prima ai suoi superiori: Ritengo preferibile che la nazione herero perisca piuttosto che infetti i nostri soldati e inquini la nostra acqua ed inquini i nostri cibi. Poi al popolo herero: Io, generale delle truppe tedesche indirizzo questa lettera al popolo herero. Dora in poi gli herero non sono più sudditi tedeschi…Devono lasciare il Paese (cioè il territorio africano che appartiene loro). Qualsiasi herero scoperto all interno del territorio tedesco, armato oppure no, con oppure senza bestiame sarà ucciso. Non sarà tollerata neppure la presenza di donne e bambini che dovranno raggiungere gli altri membri della loro tribù ( ossia morire di fame nel deserto), altrimenti saranno fucilati. Non c è una contabilità esatta dei morti per le armi, di fame, nei campi di prigionia o nelle deportazioni. Alcuni dicono che i due popoli, herero e nama, furono ridotti il primo dell80% e il secondo del 50%.
Furono perpetrati esperimenti medici mostruosi su esseri umani. Medici tedeschi che includevano coloro che stavano lavorando sulla dottrina della razza pura in Namibia, successivamente “ducarono” molti medici razzisti tedeschi, incluso il famigerato “Angelo della Morte”, Mengele. Il dottore più famoso, che ha sperimentato su esseri umani in Africa, è stato Eugen Fischer.
La Germania ha chiesto scusa alla Naimbia, che però, giustamente chiede danni materiali.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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