Emmanuel Macron, head of the political movement En Marche !, or Onwards !, and candidate for the 2017 presidential election, delivers a speech during a campaign rally in Lyon, France, February 4, 2017. REUTERS/Robert Pratta - RTX2ZM7Q

Ripreso da un post tratto dal sito di informazioni www.archyde.com, riportiamo i risultati del recente studio dell’Osservatorio francese sulle condizioni economiche (Ofce) che mostra le conseguenze della manovra di bilancio 2020 voluta dal presidente Macron per la popolazione francese. Risultano ulteriormente avvantaggiate le classi medio-alte e penalizzate quelle già povere: il 5% più povero della popolazione, in particolare, perde in media 45 euro a famiglia in un anno. 

 
Di Archyde.com, 5 febbraio 2020

Chi guadagnerà dalla manovra di bilancio 2020, caratterizzata da una riduzione per i contribuenti di 5 miliardi di euro sull’imposta sui redditi e dalla cancellazione dell’ultimo terzo rimanente della tassa sulla casa per otto francesi su dieci? La risposta dell’Osservatorio francese sulle condizioni economiche (OFCE), l’istituto keynesiano per gli affari economici collegato a Sciences Po, è chiara: le classi medie superiori! Una risposta che non piacerà a Emmanuel Macron, che dispera di liberarsi della sua immagine di “presidente dei ricchi” che gli è rimasta attaccata dall’inizio del suo mandato quinquennale.

Per realizzare questa analisi, gli economisti hanno diviso le famiglie francesi in 20 gruppi di dimensioni uguali, classificati in base al loro tenore di vita: il gruppo 1 rappresenta il 5% della popolazione di livello economico più basso, mentre il gruppo 20 il 5% più ricco. Il verdetto è chiaro: secondo i loro calcoli, sono le classi 13 e 14 a trarre il massimo beneficio, calcolato come percentuale sul tenore di vita, dalle misure fiscali votate nella legge finanziaria per quest’anno, con un guadagno medio che dovrebbe superare i 600 euro per famiglia.

Dall’altra parte, il 5% più basso (gruppo 1) vedrà il suo reddito diminuire in media di 45 euro all’anno. Come mai? “Gli effetti delle misure adottate sul sostegno all’abitazione (-30 euro), la riforma dell`indennità di disoccupazione (-40 euro) e l’aumento del prezzo del tabacco (-30 euro) sono solo parzialmente compensati dagli effetti positivi della riforma dell’imposta sulle abitazioni (+35 euro), dalle rivalutazioni dell’assegno per gli adulti disabili (+ 15 euro) e dell’indennità di solidarietà per gli anziani (+10 euro)”, dettaglia l’OFCE. Più in generale, gli economisti stimano che il 20% più povero delle famiglie (gruppi da 1 a 4) nel 2020 ci rimetterà, principalmente perché non beneficerà della riduzione delle imposte sul reddito, che già non paga.

Il 30% delle famiglie è in perdita

Dal quinto al ventesimo gruppo, i guadagni sono positivi, con un picco per i gruppi 14 e 15. Andando in su, il vantaggio medio diminuisce. Rimane comunque un vantaggio pari allo 0,1% del tenore di vita per i più ricchi (gruppo 20), ovvero 115 euro all’anno. Al di là di queste medie, all’interno di ciascun gruppo coesistono famiglie che beneficiano delle misure e altre che ne soffrono. Il 70% dei francesi vedrà quindi migliorare la propria situazione, mentre il 30% dei “perdenti” si troverà essenzialmente tra i più poveri, ma anche tra i più ricchi: il 79% del gruppo 1 e il 42% del gruppo 20 vedrà infatti diminuire il proprio tenore di vita quest’anno.

Secondo l’OFCE, nel 2020 le misure socio-fiscali contribuiranno positivamente al potere d’acquisto, aggiungendo fino a 5 miliardi di euro, nonostante l’attuazione di nuove misure di risparmio (APL, assicurazione contro la disoccupazione, ecc.).

http://vocidallestero.it/2020/02/06/confermato-macron-e-il-presidente-dei-ricchi/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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