CHIAMIAMOLI COL LORO NOME: SONO NAZISTI E FASCISTI E FANNO STRAGI RAZZISTE
A Hanau vicino a Francoforte un massacro di immigrati turchi rivendicato nel nome della difesa dall’invasione dei migranti. Non è la prima strage, dalla Nuova Zelanda alla Norvegia agli USA e ora alla Germania si susseguono gli assassini di massa nel nome della purezza della razza bianca e cristiana. Anche in Italia siamo stati colpiti, a Firenze e per fortuna senza morti a Macerata. Sono stragi che nascono dal clima di intolleranza razziale e dalla guerre tra i poveri alimentate dalla destra e anche dai governi, e che si diffondono anche perché vengono attenuate e minimizzate. Per fermarle bisogna innanzitutto chiamare i loro autori con il loro nome: sono NAZISTI e FASCISTI che fanno parte di gruppi ed organizzazioni che oggi prosperano nella ipocrisia di un potere che parla genericamente di ODIO e non di ritorno organizzato dello stragismo fascista. Nel momento in cui la rabbia di chi perde la casa ed il lavoro viene mescolata con il progetto politico di chi sta con Hiitler e Mussolini, nel momento in cui si cancellano le differenze tra chi ha sconfitto il nazismo e chi l’ha sostenuto, in quel momento si crea il brodo di cultura dove nuotano i vermi nazifascisti.
Lo stragismo razzista nel nostro Occidente ha fatto vittime come l’ISIS ma non ha la stessa attenzione né dai mass media né dal potere. Per questo dopo la strage di Hanau, se vogliamo fermare il massacro, dobbiamo esigere che verso i gruppi nazifascisti si agisca con lo stesso intervento che si ha verso il terrorismo islamista. Contro il terrorismo razzista bianco e cristiano bisogna individuare e colpire organizzazioni, complicità, coperture, mandanti.
E prima di tutto bisogna chiamare gli assassini con il loro nome, sono NAZISTI e FASCISTI riemersi dalle fogne della storia e dell’umanità.

Giorgio Cremaschi pagina FB

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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