Tutto il buon lavoro fatto finora dal Governo sull’epidemia del Coronavirus potrebbe essere insufficiente a limitare il diffondersi dell’epidemia, ma stavolta la responsabilità non è dei ‘politici’, ma dell’egoismo e dell’ignoranza di una parte degli italiani
Per una volta le decisioni prese dal Governo sull’epidemia dovuta al Coronavirus sembrano di buon senso ed idonee alla situazione di pericolo per la salute pubblica degli italiani e non. Provvedimenti presi con oculatezza, senza allarmare la popolazione. I vari ministri e responsabili del SSN, nonostante la gravità della situazione, hanno agito con cautela, senza anticipare inutilmente i rimedi e le precauzioni necessarie a limitare e, comunque, a rallentare il propagarsi del virus. Certo alcune interviste e richieste fatte dai governatori della Lombardia e del Veneto sono apparse pretestuose e non idonee alla situazione, ma si sa i leghisti sono così, come il loro elettorato, un po’ ‘alla buona’.
Una parte degli italiani è poco abituata al rispetto delle regole ed al senso del dovere. Siamo un popolo individualista che fatica ad agire nel solo ed esclusivo interesse del bene comune. Il comportamento tenuto in questi giorni dai lavoratori emigrati nelle città settentrionali, ne è un esempio. In molti, appena hanno potuto, non hanno esitato e sono ‘scappati’ per tornare, anche se solo per pochi giorni, nelle loro città di origine. Chi ha potuto allontanarsi dai luoghi dove si sono sviluppati i primi focolai del virus lo ha fatto senza pensare alle possibili conseguenze, dimostrando di non avere alcun senso di responsabilità verso gli altri. Nei giorni scorsi, dopo la chiusura provvisoria delle scuole della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia-Romagna, molti insegnanti del Sud, che lavorano in quegli istituti, hanno approfittato dei giorni di interruzione delle lezioni per scendere nelle loro città, così come se fosse una vacanza qualsiasi.
A questo punto è evidente che un rapido sviluppo del virus anche nelle regioni meridionali diventa assai probabile. La leggerezza e la superficialità di questi lavoratori pendolari potrebbe costare cara a parenti ed amici, ma si sa gli italiani siamo così, pensiamo e riteniamo, con convinzione, che le responsabilità non sono mai nostre, ma sempre degli altri.
Ed ora tutto il buon lavoro fatto dal Governo potrebbe essere insufficiente a limitare la diffusione dell’epidemia, ma stavolta non sarà ‘colpa’ dei ‘politici’, ma dell’egoismo e dell’ignoranza di una parte degli italiani.