Foto di vittime del genocidio in Ruanda


Francesco Cecchini


26 anni fa avveniva il genocidio in Ruanda. Nel 1994 si consumò quello che sarà il più grande massacro dalla fine della seconda guerra mondiale sotto gli occhi delle potenze occidentali, che non intervengono assolutamente se non per portare via gli occidentali presenti nel Ruanda al momento dell’ eccidio. Questo genocidio che si attuò fra aprile e luglio del 1994, è stato il palese risultato delle politiche coloniali e post coloniali, quanto meno irresponsabili e sconsiderate, che si sono intrecciate con il retaggio storico africano. Quello del Ruanda è un genocidio diverso che vede il massacro nell’ arco di poco tempo, soli cento giorni, di un numero spropositato di persone, i Tutsi. Vengono massacrate sistematicamente a colpi di armi da fuoco ma soprattutto con machete e bastoni chiodati non meno di 800 mila vittime, uomini, donne e bambini
Il link con alcune foto di Sebastiao Salgado pubblicate da ancora Fischia il Vento è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2019/04/09/25-anni-fa-il-genocidio-in-ruanda-alcune-fotografie-di-sebastiao-salgado/
Allalba di sabato 16 maggio la polizia francese ha arrestato Felicien Kabuga, uomo daffari ruandese ricercato da 25 anni con laccusa di aver finanziato e contribuito al genocidio del 1994. Lo ha annunciato il ministero della Giustizia francese in una nota. Kabuga, 84 anni, è stato arrestato questa mattina in un appartamento ad Asnieres-Sur-Seine, vicino Parigi, dove viveva sotto falsa identità. Su Kabuga pendeva un mandato di arresto internazionale da 25 anni e su di lui le autorità del Ruanda e degli Stati Uniti avevano posto una taglia di 5 milioni di dollari. Uomo daffari di etnia hutu, Kabuga è accusato di aver finanziato le milizie che tra laprile e il luglio nel 1994 massacrarono circa 800 mila tutsi nellarco di 100 giorni. Larresto di Kabuga spiana ora la strada alla sua consegna presso la Corte dappello di Parigi e successivamente alla Corte penale internazionale (Cpi) dellAia.
Kabuga ha 84 anni e risiedeva da tempo ad Asnières-sur-Seine, a nord-ovest di Parigi, sotto falsa identità, con la complicità dei suoi figli. È considerato il finanziatore del genocidio: negli anni Novanta era uno degli uomini più ricchi del Ruanda e con le sue risorse contribuì a rendere possibile il genocidio dei Tutsi nel 1994. Fu uno dei fondatori della Radio-Television Libre des Mille Collines (RTLMC), la rete radiotelevisiva che incitò i ruandesi di etnia Hutu, che venivano chiamati scarafaggi a uccidere i Tutsi e gli Hutu che li proteggevano, e delle milizie Interahamwe, il principale braccio armato del genocidio. Negli anni Kabuga ha vissuto in Germania, Belgio, Repubblica Democratica del Congo, Kenya e Svizzera.

Felicien Kabuga

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy