Iván Duque Márquez e Donald Trump


Francesco Cecchini


Cubadebate ha pubblicato il 19 maggio un articolo del settimanale colombiano Semana, con il quale non è completamente d’accordo, ma che rivela la complicità del governo della Colombia con la recente manovra immorale degli Stati Uniti per includere Cuba in un elenco di paesi che non collaborano alla lotta contro il terrorismo. Trump spiega questa decisione per la presenza dell’ ELN, Esercito di Liberazione Nazionale, a Cuba.
Il link con l’ articolo è il seguente:
http://www.cubadebate.cu/noticias/2020/05/18/semanario-colombiano-semana-gobierno-duque-contribuyo-a-darle-el-tiro-de-gracia-a-relacion-de-ee-uu-y-cuba/#boletin20200518
L’ articolo mette in evidenza che tra gli errori di politica internazionale di Iván Duque uno dei più gravi è stato l’atteggiamento ostile contro Cuba, un paese che è stato fondamentale nei vari negoziati la pace prima con FARC-EP, Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo, e poi con l’ ELN.
Duque chiese a Cuba di ignorare precedenti protocolli accordati per il dialogo di pace e di estradare a Colombiai i negoziatori dell’ ELN che erano all’Avana. Una richiesta assurda, che ignorava che i protocolli erano stati firmati non solo dal governo colombiano e dalla delegazione ELN, ma da Cuba, Venezuela, Cile, Norvegia ed Ecuador, come paesi garanti. Dopotutto, il governo di Cuba si era limitato a respingere una richiesta illegale dalla Colombia per onorare un impegno legittimo firmato da sei paesi. Le possibilità di una ripresa dei dialoghi di pace con l’ELN saranno ulteriormente allontanate e vi saranno profondi effetti nell’attuazione degli accordi con il partito Farc. Il ruolo di Cuba nel processo è andato ben oltre fornire lo spazio geografico per il dialog, in quanto paese garante aveva ed ha anche l’obbligo di verificare la conformità del processo con l’ accordo di pace firmato. Sia l’ ELN che il partito FARC, Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune, hanno respinto l’ inclusione di Cuba nei paesi che non collaborano nella lotta contro il terrorismo.

Viva Cuba libera da Trump
L’ inclusione di Cuba in un elenco di paesi che non collaborano alla lotta contro il terrorismo può essere la premessa a dichiarlo stato terrorista, cosa inaccettabile e che comunque non aiuta la pace in Colombia, anzi.
Tutto questo mentre in Colombia continua l’ assassinio di ex guerriglieri, di leader indigeni e di difensori di diritti umani, un massacro senza fine, e inoltre si approfondisce una crisi economico- sociale che favorisce l’ oligarchia e non il popolo colombiano.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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