Apriti, Scuola! Docenti, genitori e studenti in scuole, piazze, parchi per chiedere il ritorno in classe in una scuola aperta e più ricca

Scuola, le associazioni e i comitati genitori di Roma si uniscono per chiedere la riapertura in presenza e in sicurezza a settembre e la partenza immediata di una riflessione seria sulla scuola post-covid, che tracci il modello di una scuola nuova, aperta, più ricca, dialogante col territorio e al centro delle politiche della città, diffusa anche al di fuori degli edifici scolastici. che metta al centro bambini e bambine, i ragazzi e le ragazze, il loro diritti, le loro esigenze.

L’8 giugno, ultimo giorno di scuola, genitori, insegnanti, associazioni e comitati genitori di Roma al grido di “Apriti, scuola!” saranno nei luoghi cardine della didattica negata: scuole, piazze, parchi, insieme ai loro figli/e e alunni/e, per dimostrare con azioni concrete la loro idea di scuola del futuro, che deve essere aperta, ricca e inclusiva, attenta oggi al distanziamento fisico ma anche e soprattutto basata sulla relazione sociale.

Apriti scuola elenco iniziative 05062020

Le scuole sono chiuse da marzo: la crisi educativa e sociale prodotta da questo anno scolastico spezzato va inserita fra le emergenze da affrontare con maggiore coraggio e decisione. Il comitato di esperti ha rilasciato le sue indicazioni per la riapertura a settembre, ma al di là dei princìpi ciò che conta è come queste indicazioni verranno operativamente declinate da scuole ed enti locali. Siamo ormai a giugno, i tempi sono strettissimi e forte è il timore che vengano recepite solo le indicazioni più facili e restrittive; che il distanziamento sociale, in edifici totalmente inadeguati dal punto di vista igienico e strutturale, con organici drammaticamente insufficienti, venga tradotto in didattica a distanza, doppi turni e/o tempo scuola ridotto per le superiori e in “classi prigione” da cui si esce il meno possibile per gli altri cicli; che, in assenza di risorse umane e materiali sufficienti, vengano sottratte preziose ore all’apprendimento.

Per un ritorno a scuola che accolga le indicazioni degli esperti, ma che non sia penalizzante per bambine/i e ragazze/i è invece necessario un radicale ripensamento del modo di fare e stare a scuola e lo stanziamento di fondi ingenti, che ne permettano la realizzazione. Le associazioni e i comitati genitori di Roma prendono dunque la parola, per comunicare la loro idea di una scuola che – aprendosi creativamente al territorio e alla costruzione di reti ad alta densità educativa – sia perfettamente in grado di dare vita ad un modello di didattica in presenza che non escluda nessuno, che sia rispettoso di bambine/i e ragazze/i e del loro bisogno di interazione e socialità, che, grazie all’incremento del numero di docenti e personale ATA, possa operare su piccoli gruppi e sia quindi più efficace e meno dispersiva, che prenda il meglio delle nuove tecnologie senza esserne soffocato e che infine si apra alle esperienze di didattica all’aperto.

Chiediamo che l’esperienza della didattica a distanza (che come è ormai evidente aumenta le disuguaglianze, escludendo i più vulnerabili o chi ha bisogni educativi speciali, toglie ogni argine alla dispersione scolastica e sottopone le/gli studenti ad un’eccessiva esposizione agli schermi con possibili danni fisici e psichici) sia limitata al massimo, anche alle superiori. Non è possibile privare la funzione educativa della scuola della componente sociale, dello sviluppo delle relazioni e dell’autonomia, del confronto e della convivenza civile. E’ insomma vitale riportare la scuola realmente al centro delle politiche pubbliche, investendo risorse finanziarie, umane e strumentali.

Occorre cambiare il rapporto fra numero di insegnanti, personale ATA e numero di bambini/e (più insegnanti e personale ATA in rapporto ad un numero minore di bambini/e); ampliare il numero degli spazi, rendendo utilizzabili tutti gli ambienti disponibili interni ed esterni; formare il personale a utilizzare al meglio gli strumenti informatici a disposizione e ad operare in un contesto che necessariamente non sarà più solo quello dell’aula scolastica. Per rendere possibile tutto ciò le associazioni e i comitati genitori chiedono più investimenti sulla scuola, in assenza dei quali è estremamente difficile immaginare un futuro che non sia un continuo ripiego.

Per questo motivo l’8 giugno le associazioni e i comitati genitori di Roma saranno con bambine/i e ragazze/i e in sicurezza di fronte alle scuole, nelle piazze, nei parchi, nelle strade, unendo in una rete virtuale tutte le scuole di Roma, con piccole azioni educative diffuse sul territorio (solo per citarne alcune: lezioni e concerti in piazza, consegna dei diplomi di fine ciclo, bike to school e percorsi a piedi da scuola a scuola…) per:

– dimostrare che il connubio bambine/i e ragazze/i e corretta gestione delle norme anti contagio è possibile, come è possibile la mappatura degli spazi educativi alternativi – affermare – con la loro viva presenza – l’esistenza di bambine/i e ragazze/i, dei loro diritti e dei loro bisogni. – far sapere alla città che comitati e associazioni dei genitori nei prossimi mesi saranno sempre di più impegnati non solo per rifiutare la normalizzazione della didattica a distanza e le classi pollaio, ma per rendere possibile – in tanti territori e forme differenti – l’apertura degli edifici scolastici negli orari extracurriculari e favorire così, attraverso la proposta di iniziative sociali e culturali, la ricomposizione delle relazioni sociali, cioè la costruzione di comunità nelle quali bambine/i e adolescenti siano una priorità La Scuola, ed una Scuola degna di questo nome, non è un mero parcheggio per i genitori, ma un diritto costituzionale di bambine/i e ragazze/i!

La Scuola deve tornare al centro e, ora più che mai, è necessario un atto di maturità da parte di tutta la comunità educante che è chiamata a rafforzare, ancora di più, il patto di corresponsabilità sul quale costruire la nuova scuola e una società più equa, solidale ed inclusiva. Trasformiamo questa crisi in occasione per trasformare la Scuola in meglio, non in pretesto per impoverirla ancora di più!

AG Anita AG Appio Claudio (IC Parco degli Acquedotti) Associazione Amici viale dei consoli 16 Cattive Ragazze Comitato Genitori IC Ceneda Associazione Crescendo in libertà Comitato Genitori Deledda Pavoni Comitato Genitori IC Damiano Sauli AG Di Donato AG Falcone e Borsellino AG Fratelli Bandiera Genima, Genitori in rete AG GenitoriXlaScuola AG Giardinieri Comitato Genitori Grazia Deledda Comitato genitori scuola Grilli AG Insieme si cresce Gruppo Genitori I.C. Largo Oriani Genitori scuola primaria Leonardo da Vinci IC Padre Semeria Genitori scuola secondaria di 1 grado Macinghi Strozzi IC Damiano Sauli AG Malvano Comitato Genitori Manzoni Pascoli AG Noi della Leopardi AG Piazza Capri Assemblea dei genitori di piazza dei sauli Genitori Scuola Primaria Pistelli AG Pisacane 011 Genitori Poggiali Spizzichino AG I.C. Regina Elena AG Regina Margherita AG Scuolaliberatutti AG Scuola Toti Comitato dei Genitori I.C. Simonetta Salacone Comitato Spontaneo di genitori “Quelli del Dante” AG Via delle Carine Comitato Genitori di Villa Fiorelli Genitori IC Via Volsinio Valeria Romano Franchi de Notarvanni

Aderiscono: Assemblea Mompracem Infanzia/Adolescenza Asilo nel bosco Coordinamento genitori democratici di Roma Comune Info Municipio Roma I Centro Municipio Roma II Municipio Roma III Municipio Roma VII Municipio Roma VIII APS La Gru germogli di rinascita urbana APS Io sono Piccola Polis Associazione culturale MoM

Di Nardi

Davide Nardi nasce a Milano nel 1975. Vive Rimini e ha cominciato a fare militanza politica nel 1994 iscrivendosi al PDS per poi uscirne nel 2006 quando questo si è trasformato in PD. Per due anni ha militato in Sinistra Democratica, per aderire infine nel 2009 al PRC. Blogger di AFV dal 2014

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