Francesco Cecchini

Paolo Benvegnù candidato presidente del Veneto per Solidarietà, Ambiente, Lavoro.
Il prossimo 20 e 21 settembre vi saranno le elezioni regionali in Veneto, gli stessi giorni del referendum sulla riduzione dei parlamentari.
Vale la pena ricordare la legge elettorale veneta. Per le elezioni regionali in Veneto si vota con una legge elettorale del 2012 che è stata in parte modificata nel maggio 2018. Non è previsto un ballottaggio, verrà eletto governatore il candidato che oterrà un solo voto in più rispetto agli altri candidati. Lo Zaiatellum, come è chiamata la legge elettorale, è un sistema di voto proporzionale che prevede l’ assegnazione di un premio di maggioranza: nel caso di un candidato che ottiene più del 40% dei voti, a questo gli verrà attribuito il 60% dei 50 seggi in totale. Per una coalizione la soglia di sbarramento è del 5% dei voti, mentre per le liste singole è il 3%. Per quanto riguarda i consiglieri è stato eliminato il vincolo dei due mandati. E possibile per un elettore fare un voto disgiunto:per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate ed esprimere una doppia preferenza per i candidati consiglieri, che però devono riguardare candidati di genere diverso della stessa lista, un uomo e una donna o viceversa, pena lannullamento della seconda preferenza.
Per le regionali venete è scesa in campo anche Solidarietà, Ambiente, Lavoro che riunisce Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, movimenti ed è alternativa sia alla Lega di Luca Zaia che al Partito Democratico di Arturo Lorenzoni, per non parlare di M5s e di altri.
Comunque Solidarietà, Ambiente, Lavoro è altra innanzitutto al modello Zaia, che è quello dominante e che ha debuttato così, anni fa.
Luca Zaia tra l’ 8 maggio 2008 e il 16 aprile 2010 fu ministro di un governo di destra, quello di Berlusconi. Già nel suo primo anno di presidenza (2010) Zaia, in armonia con il governo centrale (di destra) che aveva tagliato 36 milioni destinati al Veneto, decise tagli alla rete ospedaliera. Vengono via via chiusi 7 ospedali, cinque dei quali (Valdobbiadene, Monselice, Isola della Scala, Bussolengo, Zevio) sono stati poi riaperti.
Anche il famigerato Mose è parte del modello Zaia, anche se ora, di fronte all’ evidente fallimento ne prende le distanze. Il 1 giugno 2010 Zaia affermava: Vogliamo aprire alla stampa nazionale e internazionale le porte del più grande cantiere di ingegneria idraulica al mondo: il MOSE di Venezia. In un momento di difficoltà per leconomia, il MOSE è la testimonianza di ciò che siamo in grado di fare e di esportare in ogni angolo del pianeta: non è un caso che proprio il MOSE sia uno dei volti dellItalia allExpo di Shanghai. Il MOSE allora era un progetto suo.
Per non parlare della Pedemontana, opera fiore all’ occhiello di Zaia, che ha accumulato ritardi ed extra costi, si para di oltre 800 milioni di euro, che i veneti dovranno pagare.
Per quanto riguarda la situazione sanitaria e la pandemia per coronavirus, anche qui il sistema Zaia ha mostrato ampie falle. Le sue reiterate dichiarazioni sulla fine del lockdown accoglievano le richieste richieste degli industriali veneti, ma non rispondevano alla realtà e agli interessi della popolazione. Il risultato è che i dati attuali del Rt in Veneto sono allarmanti per l’ aumento delle persone in isolamento.
Solidarietà, Ambiente, Lavoro si presenta alle regionali anche per combattere tutto ciò, oltre ad altre grandi opere come le olimpiadi invernali di Cortina, gli inceneritori, etc.,etc.. Sconfiggere pure lautonomia differenziata, strumento di distruzione della Costituzione. Azzoppare, quindi, tutti i cavalli di battaglia di Luca Zaia,che sono parte di una politica liberista per centralità del mercato e dellimpresa. Di fronte a tutto ciò il Partito Democratico è sostanzialmente inefficace.
Paolo Benvegnù ha dichiarato il giorno di presentazione della lista, il 18 luglio a Padova: “Noi siamo la sinistra radicale. E quindi siamo alternativi sia al centrodestra a trazione leghista che al centrosinistra a trazione Pd”.
Il programma di Solidarietà, Ambiente, Lavoro è il rovesciamento delle politiche fatte negli ultimi 25 anni nel Veneto e che lo hanno portato ai record nazionali ed europei nel consumo di suolo, negli inquinamenti delle acque e della terra, delle malattie correlate, e ad avere unalta percentuale della popolazione sotto o appena sopra la soglia di povertà relativa.
La lista Solidarietà Ambiente Lavoro (SAL) è composta da esponenti del mondo del lavoro, delle lotte sociali e ambientali, della cultura.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Un pensiero su “RIFONDAZIONE COMUNISTA, PARTITO COMUNISTA ITALIANO E LE ELEZIONI REGIONALI 2020 IN VENETO.”
  1. Dopo una sbandata per i 5 stelle che difendevano la Costituzione ma che poi hanno governato con l’immondo Salvini per poi sanamente trombarlo ma con l’assassino della sinistra Renzi, esausto torno a voi.

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