Da qual­che tempo re­gi­stria­mo il co­stan­te ri­cor­so a guar­die pri­va­te da­van­ti ai can­cel­li della lo­gi­sti­ca e il loro im­pie­go di­ret­to nello sgom­be­ro di pre­si­di e bloc­chi con­tro i li­cen­zia­men­ti.

Il ri­cor­so a que­sti stru­men­ti re­pres­si­vi ci ri­por­ta in­die­tro agli al­bo­ri delle lotte con­ta­di­ne e ope­ra­ie quan­do i pa­dro­ni as­sol­da­va­no guar­die e squa­drac­ce per re­pri­me­re scio­pe­ri e lotte. E l’u­ti­liz­zo delle squa­dre an­ti­scio­pe­ro di­mo­stra che quan­do il gioco si fa duro sono sem­pre i pa­dro­ni a ri­cor­re­re a una esca­la­tion di vio­len­za, un po’ come ac­ca­du­to quan­do as­sol­da­va­no i fa­sci­sti per as­sa­li­re ma­ni­fe­sta­zio­ni pa­ci­fi­che di ope­rai e con­ta­di­ni per poi dare fuoco alle sedi sin­da­ca­li e po­li­ti­che.

L’am­bi­to pri­vi­le­gia­to dove spe­ri­men­ta­re que­sta en­ne­si­ma esca­la­tion re­pres­si­va è quel­lo della lo­gi­sti­ca e quan­to è ac­ca­du­to nella notte tra il 23 e il 24 lu­glio è em­ble­ma­ti­co con il ri­cor­so a un eser­ci­to pri­va­to da parte della Fedex, con­tro scio­pe­ri e bloc­chi or­ga­niz­za­ti dopo de­ci­ne di li­cen­zia­men­ti.  Uno scio­pe­ro or­ga­niz­za­to dal Si­Co­bas è stato nuo­va­men­te re­pres­so, i la­vo­ra­to­ri spin­to­na­ti e al­lon­ta­na­ti. Sor­go­no al­lo­ra spon­ta­nee al­cu­ne do­man­de alle quali do­vran­no ri­spon­de­re tutti per­ché non pos­sia­mo re­sta­re iner­mi e pas­si­vi spet­ta­to­ri da­van­ti a que­ste si­tua­zio­ni che po­treb­be­ro pre­sto ri­ve­lar­si as­so­lu­ta­men­te nor­ma­li. Usia­mo al­lo­ra la ca­te­go­ria am­bi­gua della co­sid­det­ta nor­ma­li­tà per porre delle do­man­de:

è del tutto nor­ma­le che in una de­mo­cra­zia si possa as­su­me­re guar­die pri­va­te per re­pri­me­re gli scio­pe­ri? È poi nor­ma­le che que­sti eser­ci­ti pri­va­ti pos­sa­no agire in­di­stur­ba­ti sotto gli occhi di ca­ra­bi­nie­ri e po­li­zia? E’ forse nor­ma­le, lo de­nun­cia­no i de­le­ga­ti del Si­Co­bas, l’u­ti­liz­zo di un taser con­tro i ma­ni­fe­stan­ti? Ed è forse nor­ma­le che nelle fila di que­sti eser­ci­ti tro­via­mo espo­nen­ti della de­stra estre­ma che esi­bi­sco­no ma­sche­ri­ne con icone e motti fa­sci­sti?

Evi­den­te­men­te siamo in pre­sen­za di un salto di qua­li­tà della re­pres­sio­ne e della stes­sa le­ga­li­tà, ciò che fino ad oggi ve­ni­va giu­di­ca­to il­le­git­ti­mo è di­ven­ta­to forse le­ga­le?

https://www.lotta-continua.it/index.php?option=com_easyblog&view=entry&id=650&Itemid=319

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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