Avremo uno stress test con la riapertura delle scuole, a sostenerlo è il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano

Nell’intervista rilasciata pochi giorni fa a Sky Tg24 il virologo milanese, Fabrizio Pregliasco, considera la riapertura delle scuole come uno stress-test fondamentale per capire l’andamento pandemico del Covid-19. Questo per due motivi. Il primo perché coinvolgerà oltre dieci milioni di persona di tutte le età. Ed in secondo luogo perché coinciderà con l’arrivo dell’influenza stagionale.

Dopo il 14 settembre si potranno verificare tre situazioni. La prima è quella auspicata dai negazionisti. Secondo queste opinioni la riapertura della scuola dimostrerà che il virus sta perdendo la sua carica virale. Quindi non si tratterebbe più di pandemia, ma di influenza stagionale o quasi.

La seconda, quella attesa con ottimismo dai virologi e dalla ministra Lucia Azzolina, ipotizza una riapertura in tutta sicurezza e che gli eventuali focolai saranno circoscritti rapidamente. Tutto sarebbe sotto controllo.  

La terza opzione è la più pessimistica. Lo stress-test potrebbe favorire una seconda e più virulenta fase della pandemia. I ragazzi a settembre torneranno ad occupare treni, autobus, aule scolastiche e poi faranno ritorno a casa dove riabbracceranno genitori e nonni. Perché, dopo un’estate passata senza mascherine e senza distanziamento nei resort, nelle discoteche, nelle zone di villeggiatura, ora dovrebbero rispettare le regole antivirus previste per il rientro a scuola? La maggioranza di certo lo farà, ma ci sarà sempre il bulletto di turno che sfiderà la sorte, gli insegnanti, i conducenti di autobus e quanti protesteranno, inutilmente, per il mancato rispetto delle norme di prevenzione sanitaria.

I banchi monoposto con o senza rotelle, le mascherine, il gel per le mani e il distanziamento potranno limitare la diffusione del virus, ma non lo impediranno. Se qualcuno ritiene che tutto avverrà in sicurezza mente sapendo di mentire o più semplicemente auspica una seconda ondata pandemica gestibile e, comunque, con conseguenze sanitarie ‘accettabili’. Ma cosa vuol dire ‘accettabili’?

Stando così le cose la riapertura della scuola è da irresponsabili. In poche settimane gli istituti potrebbero richiudere per Covid-19. Allora, perché non continuare con la Dad fino a dicembre? Sono solo tre mesi. Finora il Governo ha agito con prudenza e senso di responsabilità, perché non continuare a farlo anche adesso?

REDNEWS

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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